Rtt Index: il nuovo indice di Confindustria per l’economia italiana

Il Real Time Turnover (Rtt Index) sarà un indicatore mensile della crescita. Intanto i numeri di dicembre e i dati di gennaio sono buoni.

Il Centro Studi di Confindustria ha lanciato un nuovo indicatore per l’economia italiana: è il Rtt (Real time turnover) Index. Questo indice è stato ideato e sviluppato in collaborazione con Teamsystem, a seguito della collaborazione con i Giovani Imprenditori.

Il nuovo indice è in grado di stimare la dinamica dell’attività economica, in tempo reale, a partire dal fatturato di 200mila imprese, con focus dedicati a macro settori, territori e dimensioni d’impresa. Rtt index accompagnerà l’Indagine rapida CSC sull’attività delle grandi imprese industriali, che dal prossimo numero uscirà con una vesta rinnovata.

Rtt Index, cosa misura

Nel dettaglio questo indicatore mensile analizza la dinamica del volume di attività economica basandosi sui dati di fatturato delle imprese.

In particolare RTT Index traccia l’andamento del volume di attività economica in Italia in base al fatturato destagionalizzato e deflazionato del campione di imprese clienti di TS

I risultati di dicembre

Secondo l’Rtt Index, a dicembre 2023 l’economia italiana ha registrato una crescita complessiva del +0,8%.

Tale aumento è trainato principalmente dal settore dei servizi (+2,7%) e dalle costruzioni, mentre gli esperti registrano una flessione dell’industria manifatturiera (-2,8%).

Un’analisi più dettagliata mostra che a dicembre il volume di attività delle imprese del Nord-Ovest ha registrato un lieve aumento (+0,6%), mentre si è verificata una decelerazione al Centro (+0,9%).

Al contrario, il Nord-Est ha visto una crescita più sostenuta (+1,8%) e il Mezzogiorno ha addirittura registrato una crescita a doppia cifra.

Confindustria, Assemblea 2023

Le prospettive di gennaio

Parallelamente all’Rtt Index, è stata presentata anche la nuova “Indagine rapida sulle attività delle grandi imprese industriali“. Questo studio rivela che a gennaio 2024 quasi la metà delle grandi imprese industriali associate a Confindustria si attende un livello di produzione stabile rispetto a dicembre (47,1%, rispetto al 33,4% del mese precedente).

Nonostante ciò, emerge una percezione negativa su aspetti quali l’aumento dei costi, le condizioni finanziarie, la disponibilità di materiali e manodopera. Le attese sulla domanda e sugli ordini migliorano a gennaio, rappresentando il principale fattore di traino nei prossimi mesi.

Questo nuovo approccio all’indagine rapida si concentra sulle percezioni delle grandi imprese associate a Confindustria, fornendo una prospettiva dettagliata sulla situazione attuale e le prospettive future del settore industriale.

L’Rtt Index di Confindustria

Come ha evidenziato Alessandro Fontana, Direttore del Centro Studi di Confindustria, il nuovo indice “anticipa altri indicatori congiunturali su fatturato, produzione e Pil di almeno un mese; ha un’elevata capacità previsionale di questi indicatori; al mese t+1 è, al momento, l’unico dato quantitativo disponibile sull’attività economica; fornisce informazioni su ambiti in cui non ce ne sono, se non in grande ritardo, come agricoltura, territori, imprese per classi dimensionali; non determina un aumento del carico statistico per le imprese, visto che i dati derivano automaticamente dalle fatture”.

Dunque, il progetto punta così ad una maggiore efficacia “nel capire la dinamica del Pil” ma anche ad un monitoraggio in tempo reale settore per settore con focus su servizi, costruzioni e industria.

Uno strumento unico e utile

Raffaele Langella, Direttore Generale di Confindustria, ha sottolineato che “è un giorno importante per Confindustria, le associazioni e le aziende del sistema. Rtt si basa su un sistema di informazioni derivante dalle fatture emesse dalle imprese e che transitano sulle piattaforme di TeamSystem“.

“Risponde, dunque, a esigenze di tempestività“, continua, “che altri indici non riescono a soddisfare e fornisce indicazioni immediatamente comprensibili, con potenzialità di ulteriore sviluppo. Questo indice fornisce un quadro più completo, con più informazioni, permette di indirizzare le scelte delle aziende e dei policymakers in maniera più dettagliata”.

“Fornisce informazioni utili per gli operatori economici e indicazioni scomponibili per settore e territorio”, conclude, “permette di sartorializzare le informazioni, senza affaticare le imprese. In questo caso, le imprese svolgendo le loro attività quotidiane contribuiscono al sistema, senza ulteriore aggravio statistico”.

Infine per Riccardo Di Stefano, Vice Presidente di Confindustria e presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, il nuovo indice Rtt “fotografa in maniera nuova e molto tempestiva l’andamento dell’economia, è uno strumento che ci consente di leggere dei dati con assoluta trasparenza e con un livello di celerità inedito”.

“In questo scenario complesso, avere uno strumento utile come Rtt index è essenziale perché mai come in questi anni tanti fenomeni diversi hanno influenzato l’andamento dell’economia ed è difficile fare previsioni. Si tratta di uno strumento che aiuta a leggere il dato e farà la differenza”, ha affermato.

Il valore di vini, aceti e spiriti

I numeri dei settori Vini, Spiriti e Aceti, che emergono dallo Studio di Filiera realizzato da Nomisma per Federvini, sono stati presentati alla Camera.

Le imprese sono oltre 2.300, 38.000 considerando anche quelle agricole di trasformazione.

Altri valori in campo sono i 21,5 miliardi di euro di fatturato diretto e i 10 miliardi di euro di export.

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