Quasi 20mila euro di multa per il vignaiolo che vendemmiava con gli amici

Paradossi di un Paese che non sembra conoscere le mezze misure.

Stava raccogliendo la sua uva (Barbera e Nebbiolo) in provincia di Cuneo, nel suo terreno di circa un ettaro a Castellinaldo d’Alba, in compagnia di quattro amici, quando è stato “sorpreso” da carabinieri e ispettori del lavoro, che gli hanno immediatamente fatto un verbale per “impiego di lavoro nero”. L’episodio, spiacevole quanto paradossale, è accaduto a Battista Battaglino, pensionato di 63 anni, che si è visto anche arrivare una multa di proporzioni memorabili: ben 19.500 euro.
Un vero e proprio blitz nelle campagne del Roero, che avrebbe (il condizionale è d’obbligo) l’obiettivo di cogliere in flagrante situaziini vendemmiali abusive e illegali.

Battista Battaglino mostra il verbale - credits foto: Bruno Murialdo/La Stampa
Battista Battaglino mostra il verbale – credits foto: Bruno Murialdo/La Stampa

La reazione di sgomento di questo vignaiolo amatore è stata di totale incredulità: “Non ci era mai capitata una cosa simile – si lamenta il pensionato con la sua compagna – produciamo un po’ di vino per noi e i nostri amici, altro che lavoro nero, ma adesso forse smetteremo”.
La vicenda ha sollevato anche la reazione del sindaco del paese, Giovanni Molino, che è intervenuto nella vicenda: “Qui non c’è mica il caporalato, tutti si aiutano a vicenda”.

Il Piemonte è stato preso di mira da controlli a tappeto, almeno un’azienda su tre ha ricevuto una “visita” e la maggior parte delle aziende è stata trovata in regola.
Sulla vicenda del pensionato e della sua maximulta è intervenuto anche il Presidente del Consorzio di Tutela del Roero, Francesco Monchiero, facendo notare che “ci vorrebbe forse un po’ più di buonsenso nei controlli: il caso di questo pensionato è un’estremizzazione”.
Paradossi di un Paese che non sembra conoscere le mezze misure.

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