Primitivo di Manduria: si ferma la crescita dei vigneti per 3 anni

Una nota del Consorzio di Tutela informa che la Regione Puglia ha accettato la richiesta

Si fermerà per tre anni la crescita dei vigneti a denominazione nel territorio del Primitivo di Manduria. Questa misura sarà adottata per finalizzare il controllo dell’offerta sul mercato e mantenere la redditività del comparto. A darne notizia è il Consorzio di tutela dopo la risposta positiva da parte della Regione Puglia “alla richiesta del blocco totale della rivendicazione delle uve destinate a produrre Primitivo di Manduria dop nel prossimo triennio”.
“Il blocco dell’iscrizione di nuovi vigneti è previsto – precisa una nota nel dettaglio – per tre anni a partire dal 31 luglio 2020”.
“Una richiesta – dichiara Mauro di Maggio, presidente del Consorzio di Tutela – che abbiamo voluto per riequilibrare il mercato attraverso un maggiore controllo. Avendo ricevuto l’incarico Erga Omnes con le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione – aggiunge di Maggio – abbiamo deciso di non aumentare la superficie coltivata per mantenere stabilità sia dei prezzi sia degli standard qualitativi”.
“La situazione di mercato attualmente – conclude – non è critica, i prezzi sono stabili, tuttavia, in prospettiva, l’aumento dell’offerta va gestito per tutelare la remuneratività della filiera”. E’ segnalato che “la denominazione Primitivo di Manduria Dop è passata nelle ultime 4 campagne vitivinicole (2016, 2017, 2018 e 2019) da 3460 ettari a 4592 ettari con un aumento di oltre 30%”.

Related Posts

Ultimi Articoli