Onav si prepara a festeggiare i 65 anni

Ne abbiamo parlato con Vito Intini, Presidente dell’Organizzazione.

Vito Intini, personaggio dell’anno 2015 con oltre 12 mila preferenze nel tradizionale sondaggio di Italia a Tavola e figura di spessore che ha portato – e sta portando – non poche novità nel corso del suo mandato. Presidente vito-intini-1dell’Onav, con l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino – 10 mila iscritti in tutta Italia – si prepara ad affrontare un anniversario importante…

Come si presenta l’Onav alla vigilia del suo sessantacinquesimo anno di vita?
“Dal 1951 ad oggi molte cose sono cambiate. In quegli anni non esistevano in Italia altre associazioni di degustatori: il vino – che nel nostro Paese ancora non aveva l’attuale assetto fatto di denominazioni e disciplinari – era materia per pochi. Negli anni ’70 si è iniziato ad avere una maggiore apertura e una diffusione nazionale, raggiungendo oltre un migliaio di iscritti, e sulla fine degli anni ’80 si andava delineando l’attuale profilo organizzativo. Oggi l’Onav è diffusa su tutto il territorio italiano con 101 sezioni, ancora non in maniera del tutto omogenea (Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna sono le regioni in cui è maggiormente radicata) ma il tasso di crescita è continuo, sia come aree di competenza che come numero di iscritti”.

Va sicuramente a lei il merito di aver portato l’associazione in Lombardia, oggi prima regione per numeri e attività. Qual è oggi la fisionomia delle delegazioni lombarde?
“Per dare qualche numero, sono attualmente 2.400 gli iscritti all’associazione. Da segnalare è la percentuale di quote rosa: le donne sono oltre il 45% sul totale, rispetto al 30% che è più o meno la percentuale nazionale. Ci sono in totale 12 sezioni, per un totale di 215/220 degustazioni all’anno: fra eventi e corsi, tenga presente che in Lombardia ogni anno le serate impegnate con i nostri appuntamenti sono oltre 650”.

Questo non fa che confermare la nostra convinzione, ovvero che l’Onav si caratterizza per una grande operatività e per i molti progetti all’attivo. Di cosa vi state occupando adesso?
“Per prima cosa ci stiamo intensamente dedicando a progetti all’estero, creando sezioni in Paesi stranieri, come in Cina, Giappone, Sud America e altri: l’obiettivo è quello di parlare la lingua del territorio, cercando professionisti che possano raccontare il vino con il loro approccio culturale. Stiamo inoltre preparando la nostra nuova Guida: fra le novità, sarà solo digitale e sarà perenne, ovvero le degustazioni faranno parte di una progressione sempre aggiornata, per avere un continuum storico dei giudizi sui vini. Inoltre ci tengo a dire che non avrà alcuna pubblicità, per lasciare i giudizi quanto più imparziali possibile. Infine, chiudo così: il 29 ottobre festeggeremo il nostro anniversario, proprio nella città dove siamo nati: andiamo fieri di essere stati la prima associazione italiana ad occuparsi di vino e la prima nata in Italia”.

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