La difesa del Made in Italy parte dal web

Le parole del Ministro Martina durante l’incontro tra i vertici nazionali e internazionali di Alibaba Group.

Ali2La contraffazione dei prodotti italiani, soprattutto agroalimentari, è ormai un dato di fatto, ahimè, più che consolidato. Sebbene questa spasmodica corsa all’imitazione del Made in Italy, da una parte, stuzzichi l’orgoglio italico e rappresenti un frivolo motivo di ostentazione, dall’altra rende sempre più necessaria l’attuazione di misure che, oltre ad arginarla, riescano definitivamente a debellarla.

Essendo il mondo della truffa una realtà in constante sviluppo ed al passo con i tempi, è fondamentale perciò colpire ogni suo campo d’azione, a cominciare dal web.

Questo lo scopo dell’incontro, tenutosi presso la sede dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi, tra i vertici nazionali e internazionali di Alibaba Group, rappresentati dal responsabile per la proprietà intellettuale Matthew Bassiur e dal country manager Rodrigo Cipriani Foresio, e il Capo dipartimento dell’ICQRF Stefano Vaccari.

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, nel rendere noti gli argomenti dell’incontro (come l’attuale stato di cooperazione tra Alibaba e il Mipaaf per la protezione dell’agroalimentare e le sue prospettive di sviluppo), ribadisce, nelle dichiarazioni di Maurizio Martina, la determinazione a proteggere i consumatori negli acquisti on line ed i marchi, con un occhio di riguardo per i prodotti agroalimentari italiani di qualità certificata:

La sfida digitale è la sfida del futuro, anche per il Made in Italy agroalimentare che dobbiamo tutelare con tutti i mezzi a disposizione. Il Governo italiano c’è. Siamo l’unica istituzione al mondo ad avere da oltre un anno un accordo proprio con Alibaba per proteggere i nostri prodotti, rimuovendo quelli falsi dagli scaffali virtuali come succede per i grandi brand. Crescere sui mercati esteri vuol dire infatti non solo cogliere le opportunità offerte da queste piattaforme internazionali di commercio, ma anche dare garanzie ai cittadini-consumatori e alle nostre imprese. Proseguiamo dunque il lavoro intrapreso e puntiamo a chiudere nuove intese in vista di settembre quando, come annunciato dal fondatore Jack Ma a Vinitaly 2016, è in programma la prima giornata mondiale del vino di Alibaba”.

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