Innovazione e viticoltura: la Sardegna, “spin off” nella ricerca

Con il progetto Akinas Spinov la Sardegna recupera le varietà autoctone più interessanti per la produzione di vini spumanti

Spumante e Sardegna? No, non è un ossimoro. Per capire l’accezione “bollicine sarde” così come appare di primo impatto, in un territorio non prettamente legato a tale eccellenza enoica, occorre fare un passo indietro, fino alla nascita di Akinas Spin Ov, il progetto di ricerca innovativo condotto con attività di sperimentazione dall’agenzia regionale Agris Sardegna, finalizzato al recupero e allo studio delle caratteristiche dei vitigni autoctoni minori. A chiarire i dettagli di questo virtuoso esempio nel campo della spumantistica è il Gianni Iovicu referente e responsabile del team di ricerca dell’omonima agenzia.   “Akinas Spinov – spiega Iovicu – è in realtà lo step successivo del progetto Akinas. Sp.in.o.v. è l’acronimo di spumanti innovativi ottenuti da vitigni autoctoni nato tre anni fa con l’obbiettivo di individuare un lotto di vitigni utili per ottenere prodotti unici profondamente legati al territorio. La stragrande maggioranza degli “unicum” (vitigni coltivati o presenti soltanto in Sardegna, portati alla luce con il primo progetto Akinas) hanno rivelato caratteristiche interessanti per la produzione di vini spumanti. Siamo partiti da una sessantina di vitigni, per arrivare nel corso dei tre anni del progetto, a circa una ventina di varietà minori (non parliamo dei classici vermentino, moscato e malvasia che danno comunque origine a dei vini frizzanti apprezzati)” . Come è nata l’idea di una ricerca sullo spumante, in una regione che sembra esulare dai contesti delle più famose aree vitivinicole vocate a tale produzione?

“Agris e Sardegna ricerche hanno risposto a precise richieste formulate dalle aziende, sia per la messa a punto come dicevamo di nuovi prodotti, sia per  acquisire ulteriori informazioni su quei vitigni già utilizzati per la produzione di vini spumanti. Informazioni tecniche, utili anche alla definizione di disciplinari ad hoc. Effettivamente la Sardegna è al di fuori dei contesti tradizionali per la produzione di vini spumanti, ma le varietà autoctone (maggiori e minori) e il know how tecnologico acquisito dalle aziende isolane, ha permesso di ottenere dei prodotti tecnicamente ineccepibili e dotati di personalità. Alcune delle varietà minori hanno poi manifestato caratteristiche davvero insospettabili, inusuali in vitigni mediterranei”. Quali sono gli obiettivi finali e i futuri progetti di sviluppo per i produttori della Sardegna? “Sul breve e medio termine contiamo di dare maggiore supporto alle aziende, aiutandole a passare con maggiore facilità dallo stadio di prototipo al prodotto finale. Su un periodo più lungo contiamo di recuperare qualcuno dei vitigni inizialmente accantonati, ad esempio in areali ed ambienti diversi da quelli testati potrebbero dare risposte interessanti, e naturalmente continuare a dare supporto alle aziende. Alcune hanno addirittura iniziato ad utilizzare i vini Akinas come veicolo promozionale, altre contano di esordire a breve sul mercato”.

 

 

Grazie al Dott. Gianni Lovicu per questa intervista

AGRIS Sardegna
Via Mameli 126/d

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