“HANNA-CERTIFICATE”: il progetto per gli enologi di domani

Grande successo per i corsi frutto della collaborazione tra Hanna Instruments e l’Istituto G.B. Cerletti di Conegliano

Per il secondo anno consecutivo si sono svolti i corsi di formazione del progetto “HANNA-CERTIFICATE”. L’iniziativa promossa da Hanna Instruments e realizzata in collaborazione con  la rinomata Scuola Enologica G.B. Cerletti di Conegliano (TV)  si è articolata in 3 lezioni pomeridiane condotte dalla Dott.ssa Stefania Rodio, Product specialist di HANNA, con il coordinamento del Prof. Renato Gava. Il progetto punta, unitamente alla diffusione dell’utilizzo di strumenti automatici applicati all’enologia, alla formazione di figure professionali con competenze pratiche e certificate in ambito enologico. Un percorso partito alla fine di aprile e che, conclusosi i primi di maggio, ha visto il  26 maggio la consegna agli studenti partecipanti dell’attestato di frequenza,  riconosciuto dalle cantine del territorio e dalla scuola sottoforma di crediti formativi.

Ne abbiamo parlato proprio con la Dott.ssa Rodio.

Com’è nato il progetto “Hanna-Certificate”?

“L’iniziativa è nata dal voler contribuire alla formazione di studenti del territorio nel campo dell’enologia attraverso un corso di 3 lezioni, dove useranno le nostre strumentazioni, destinato a giovani che, già dai mesi estivi, si vedranno impegnati attraverso stage di inserimento nel mondo del lavoro in cantine e laboratori di analisi.. Sebbene il percorso didattico previsto dalla scuola sia incentrato sulle metodiche manuali, al giorno d’oggi, grazie alla tecnologia, ci sono strumentazioni all’avanguardia che rendono possibile effettuare misure di qualità e di elevate precisione. Cosa che  le metodiche manuali, per quanto valide e basilari, non riescono a fare. L’utilizzo di strumenti automatici, invece, permette di operare assicurandosi livelli elevati di precisione e ripetibilità, eliminando gli errori dipendenti dall’operatore . Noi di Hanna Instruments cerchiamo di diffondere l’utilizzo di strumenti automatici applicati all’enologia preparando gli studenti ad interfacciarsi alle nuove strumentazioni presenti nei laboratori delle cantine e ad essere professionali al 100%”.

E la collaborazione con l’Istituto Cerletti?

“L’aver trovato in Renato Gava un professore molto disponibile a questo genere di approccio, che ha messo a disposizione le aule dei laboratori didattici ed ha selezionato  un gruppo di un studenti che, nel corso degli anni, si sono dimostrati più predisposti alle attività di laboratorio. La scuola di Conegliano Cerletti prevede, infatti, più percorsi di studio per gli studenti, che possono scegliere se lavorare nella cantina, nel laboratorio o direttamente sul campo”.

Come si articolano le 3 lezioni previste dal progetto?

“Le lezioni, che si svolgono di pomeriggio e vedono la partecipazione di 12 studenti, constano di una prima fase teorica in cui introduco all’argomento e fornisco conoscenze di base teoriche, spiegando il funzionamento degli strumenti, della titolazione mediante metodica automatica. Successivamente si passa alla parte pratica nell’aula didattica, dove i ragazzi hanno la possibilità di operare direttamente sui campioni di vino da loro preparati e di seguire ogni passaggio delle procedure grazie alle dispense che ho predisposto per loro. Mentre il primo giorno di lezione gli alunni hanno utilizzato il nostro minititolatore per l’acidità totale (HI84502-02), con funzione anche di pHmetro provvisto di sonda di pH specifica per il vino (HI1048B), il secondo hanno approfondito le potenzialità del minititolatore per la misura automatica dell’anidride solforosa libera e totale (HI84500-02), anche questo modello è fornito completo di elettrodo ORP specifico antiocclusione per campioni con sospensioni come il vino (HI3148B).  L’ultimo pomeriggio è stata la volta delle misure di torbidità e di stabilità tartarica del vino mediante l’utilizzo del turbidimetro HI83749 con sistema brevettato “Bentocheck”. Inoltre, ho mostrato ai ragazzi Halo®  sonda digitale per vino e mosto  HI10482, che ha riscosso un enorme successo, vista la estrema precisione e semplicità di utilizzo. Hanno scaricato gratuitamente una semplice app,” Hanna Lab”, si sono collegati con il loro smartphone ed hanno effettuato misure dirette  di pH nei campioni a disposizione di vino rosso e bianco.  Per ogni sessione di lavoro svolta, hanno eseguito delle prove di ripetibilità che sono state messe a  confronto tra i diversi gruppi, dimostrando che i risultati sono stati coerenti tra le strumentazioni e tra i gruppi stessi. A dimostrazione che la ripetibilità non è più “operatore dipendente” grazie a risultati oggettivi e standardizzati”.

Che riscontro avete ottenuto?

“I questionari di gradimento hanno rilevato un’ottima risposta da parte dei ragazzi. Hanno davvero apprezzato le lezioni e hanno manifestato la voglia di approfondire altre strumentazioni Hanna Instruments applicate all’enologia come la misura degli zuccheri riduttori. A fine corso rilasciamo un attestato che certifica le competenze acquisite nell’utilizzo di  questi apparecchi. Ovviamente Halo® ha generato un grande entusiasmo, però anche gli altri strumenti hanno riscosso successo, come il minititolatore per l’acidità. È stato un percorso abbastanza intenso, visto che la mattina hanno frequentato il normale orario scolastico, però, essendo  giovani, apprendono subito. Spesso, quando vado a spiegare la stessa cosa ad un enologo esperto riscontro maggiori difficoltà. Per i ragazzi le nostre strumentazioni sono una rivoluzione. Una rivoluzione che permette loro di svolgere facilmente ed in poche mosse quei lavori che solitamente richiedono un certo sforzo applicativo e di esperienza. È importante che si rendano conto che  non ha più senso fare le cose manualmente e delegare ai laboratori di analisi esterni analisi  di routine per il monitoraggio dei processi di vinificazione. Noi facciamo la nostra parte promuovendo questi corsi a titolo gratuito e cercando di tessere per le nuove generazioni una rete con il territorio e le sue aziende enologiche. Per gli studenti che andranno a lavorare nelle cantine è fondamentale acquisire certe competenze”.

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