Il nuovo disciplinare di VinNatur

Per offrire al consumatore la massima trasparenza sul prodotto.

Come anticipato a gennaio dal presidente Angiolino Maule, VinNatur, l’Associazione Viticoltori Naturali, ha un suo disciplinare, che regolerà i vini prodotti dai soci dell’associazione.

Il documento, sul quale l’Associazione ha lavorato per oltre un anno, ha come scopo principale offrire al consumatore la massima trasparenza sul prodotto che andrà ad acquistare, e garantire un’assoluta qualità, attraverso una vasta rete di controlli.
Un vino, affinché possa essere certificato VinNatur, non dovrà avere pesticidi chimici, antiparassitari sintetici, diserbanlogosocialVinNaturti, fosfiti e insetticidi chimici, e molti altri elementi. Non sarà ammessa neanche la vendemmia meccanica, mentre in cantina non si potranno usare albumina, lieviti commerciali, carbone vegetale, ed ogni altra pratica volta a modificare il processo di vinificazione o di alterazione delle proprietà del vino. Verrà inoltre monitorato l’uso di anidride solforosa per comprendere meglio anche il lavoro del vignaiolo.
I controlli saranno un altro aspetto fondamentale. Ogni cantina riceverà almeno una volta all’anno la visita dell’organo predisposto al monitoraggio, per verificare che tutte le norme siano rispettate. Naturalmente l’obiettivo non è quello di punire ma di aiutare i viticoltori a portare avanti un metodo di lavoro che molto spesso ha molti obblighi e rischi, senza poter ricorrere a soluzioni facili.
Il disciplinare vuole essere dunque uno strumento dinamico, capace di adattarsi agli scenari che di volta in volta andranno a delinearsi, puntando molto sulla reale esperienza, passata e futura, dei produttori.

Produrre un vino VinNatur, sostiene Maule, non è solo dunque rispettare un insieme ben definito di norme, ma farsi carico di un impegno morale e di una specifica filosofia produttiva, in grado di restituirci una viticoltura sana e sostenibile per l’ambiente.

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