Il primo ministro Jean Castex ha annunciato che gli aiuti passeranno ai viticoltori francesi da 170 milioni a 246 milioni di euro
I viticoltori francesi beneficeranno di altri 76 milioni di euro. Lo ha annunciato il primo ministro Jean Castex mercoledì durante una visita a Sancerre: “Ho chiesto che questo aiuto potesse essere distribuito il più rapidamente possibile – ha dichiarato il ministro – poiché c’è bisogno di liquidità immediata”.
L’importo previsto dalla Francia per il settore enoico, duramente colpito dal Covid-19 e dalle dazi americano, passa da 170 milioni a 246 milioni di euro.
Castex ha inoltre precisato che questi aiuti sono destinati a migliorare la conservazione delle giacenze e ad aumentare la distillazione dei prodotti invenduti. Nel dettaglio per la distillazione è previsto un incremento di 56 milioni, 211 milioni in totale, e per lo stoccaggio delle giacenze, +20 milioni, 35 milioni in totale.
“In tutti i casi, ovviamente, abbiamo scelto di aiutare le aziende a superare questa crisi nelle migliori condizioni possibili”, ha assicurato Castex.”La qualità, la qualità, la qualità, ecco qual è la punta di diamante della nostra viticoltura, dobbiamo incoraggiare la qualità”, ha dichiarato. “Incoraggiando le politiche settoriali per prepararsi a questa transizione ambientale” promettendo “sostegno statale”.
In totale, i viticoltori stimano che l’emergenza sanitaria abbia creato un deficit di almeno 1,5 miliardi di euro a causa della chiusura di bar, ristoranti e mancanza di turismo. Oltre alla crisi legata al coronavirus, vi è anche l’effetto dei dazi statunitensi dell’ottobre scorso sui vini al di sotto dei 14 gradi. Da allora qualsiasi bottiglia di Bordeaux, Borgogna o rosé de Provence finita sul mercato nordamericano è stata tassata al 25%.
Secondo i rappresentanti del settore, l’industria vinicola francese ha richiesto un raddoppio degli aiuti finora concessi (europei e nazionali) per far fronte a questa crisi.