Dall’8 Aprile arrivano i fondi del Dl Sostegno
Cambiano i parametri di assegnazione nel Dl Sostegno, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 Marzo: punto chiave per l’assegnazione dei 32 miliardi a fondo perduto messi a disposizione dal Governo sarà il calo del fatturato medio mensile 2020 rispetto al 2019 e non più i codici Ateco ed il confronto mensile.
I fondi di sostegno previsti dal Dl Sostegno sono 1.000 euro per le persone fisiche, 2.000 euro per le persone giuridiche e fino a 150.000 euro per beneficiario.
Tetto massimo per la richiesta dei fondi è un fatturato annuale di 10 milioni di euro.
I punti fondamentali del Dl Sostegno
Gli interventi del Dl Sostegno, presentato in una conferenza stampa tenutasi in streaming, si articolano in cinque punti principali:
- sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore;
- lavoro e contrasto alla povertà;
- salute e sicurezza;
- sostegno agli enti territoriali;
- ulteriori interventi settoriali.
La conferenza stampa di Mario Draghi con i Ministri Franco e Orlando
Così il Presidente Draghi in merito al Dl Sostegno: “Si tratta di una risposta significativa, molto consistente alle povertà, al bisogno che hanno le imprese di essere aiutati e ai lavoratori. È una risposta parziale, ma è il massimo che abbiamo potuto fare all’interno di questo stanziamento”.
I ristori: a chi, da quando e come
Il Dl Sostegno prevede l’elargizione dei pagamenti nella settimana successiva alla Pasqua, dall’8 aprile per la precisione.
Prorogata al 30 giugno 2021 la Cig per i lavoratori delle aziende che dispongono di Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria (soprattutto industria e agricoltura), e al 31 ottobre 2021 per i lavoratori delle aziende coperte da cig in deroga. Contestualmente è stato confermato il blocco dei licenziamenti.
Il malcontento dei ristoratori
Dopo essersi scagliata duramente contro le chiusure dei mesi scorsi, Fipe/Confcommercio ha mostrato immediato disappunto per le misure, definendo il Dl Sostegno “una fragile stampella” .
“Con il decreto Sostegni il ristorante tipo che nel 2019 fatturava 550.000 euro e che nel 2020, a causa degli oltre 160 giorni di chiusura imposti dalle misure di contenimento della pandemia da Covid, ha perso il 30% del proprio fatturato, 165.000 euro, beneficerà di un contributo una tantum di 5.500 euro. Poco cambia per un bar tipo. Chi nel 2019 fatturava 150.000 euro e ne ha persi 25.000 a causa delle restrizioni, avrà diritto a un bonus di 1.875 euro, il 4,7% della perdita media mensile”, secondo le simulazioni dell’Ufficio Studi di Fipe/Confcommercio”.
450 milioni di euro all’agricoltura dal Dl Sostegno
Soddisfazione da parte del deputato Giuseppe L’Abbate del M5S : “Non possiamo che esprimere la nostra massima soddisfazione per l’attenzione rivolta a tutte le filiere del comparto agricolo, della pesca e acquacoltura, della silvicoltura e florovivaismo. Se da un lato si interviene con misure orizzontali a beneficio di tutti come la decontribuzione e i ristori sul fatturato, dall’altro si pongono le basi per il rilancio economico futuro. Il Parlamento è pronto a fare la sua parte per meglio indirizzare la spesa dei 300 milioni di euro del Fondo Filiere, a cui vanno sommati i 10 milioni per le filiere minori”.