I prodotti più “tipici” comprati? Mozzarella di bufala, Asiago dal Veneto, San Daniele dalle montagne friulane, Barolo dal Piemonte e fontina dalla Valle D’Aosta.
Tra controesodo e bollini rossi (qualche volte addirittura neri), il dato di fatto è che questa è la settimana dei rientri a casa. Le cifre, rispetto a un 2014 forse ancora più funestato dalla crisi e dai suoi contraccolpi, parlano di un + 8% di italiani che si sono concessi le sospirate ferie (30 milioni di persone in totale si sono mosse verso luoghi di vacanza).
E quest’anno si è anche tornati, pare, al classico souvenir da portare ad amici e parenti, come per prolungare lo stato di grazia delle vacanze e dispensarne un po’ in giro.
Qual è stato il souvenir più gettonato?
Non oggetti di artigianato, non cartoline o calendari bensì cibo. Siamo il popolo del buon mangiare e del buon bere, e Coldiretti ci conferma che quest’anno abbiamo scelto un regalo enogastronomico da portare con noi al rientro.
Merito, evidentemente, anche dell’attività capillare del circuito Campagna Amica che un po’ dovunque allestisce mercatini a chilometro zero dove poter comprare direttamente dai produttori. Merito anche di sagre e feste a tema culinario, e del fatto che siamo il Paese con più prodotti Dop e Igp (272), 415 vini tra Doc e Docg, più di 6600 fattorie e almeno altrettanti produttori di Campagna Amica.
Sottolinea Coldiretti: “Quest’anno appena il 15% degli Italiani torna a mani vuote dalle ferie, le difficoltà economiche spingono però verso spese utili, con i prodotti tipici come vino, formaggio, olio di oliva, salumi o conserve che vincono su tutte le altre scelte”. Addio dunque al classico souvenir da esporre in vetrinetta o sul tavolino? “Al secondo posto si classificano gadget, portachiavi, magliette preferiti dal 26%, mentre il 25% acquista gli oggetti tipici di artigianato ed il 17% cartoline e immagini del luogo, il resto non sa o non risponde”, fa sapere il sondaggio di Coldiretti.
Andando nel dettaglio, quali sono i prodotti più “tipici” e comprati in quest’estate 2015?
Per esempio la mozzarella di bufala per chi è andato in Campania, il classico Asiago dal Veneto, un bel pezzo di San Daniele dalle montagne friulane e qualche buona bottiglia di Barolo dal Piemonte, senza trascurare la fontina dalla Valle D’Aosta.
Questi i dati, ma i souvenir regione per regione potrebbero creare un elenco lunghissimo, con buona pace di artigiani, ceramisti e creatori di altri gingilli.
Il regalo da gustare oggi è più in voga che mai.