Alcuni consigli per aumentare la biodiversità del proprio vigneto.
La settimana scorsa ci siamo soffermati (qui) sul ruolo centrale che il suolo riveste per il vigneto, a prescindere dalla sua composizione ma inteso invece come risorsa di biodiversità in grado di favorire una vita sana per la vite e il paesaggio circostante.
Forse non tutti lo sanno ma nel 2010, l’anno internazionale della biodiversità, l’Associazione Mondiale per la Biodiversità ha introdotto la certificazione «Biodiversity friend» per affrontare la questione in un’ottica più concreta. «BiodiversityFriend» incoraggia le aziende a proteggere ed aumentare la biodiversità, sviluppando conseguentemente anche la qualità del prodotto.
Fra le aziende certificate grandi nomi dell’enologia italiana come Ferrari – Tenute Lunelli ma anche la friulana Ronchi di Cialla, le venete – fra le altre – MonteZovo e Tenute Ugolini, l’azienda Badessa del Gruppo Di Donna che è stata recentemente selezionata dalla catena britannica di supermercati Waitrose come Demonstration Farm per la categoria Biodiversità.
Ecco allora alcuni dei consigli per aumentare la biodiversità del proprio vigneto:
–Ridurre i passaggi delle macchine onde diminuire lo stress da compattamento
– Praticare il sovescio
– Praticare l’inerbimento spontaneo per favorire la varietà della flora
– Seminare essenze nettarifere
– Creare dei Corridoi ecologici. Si tratta di spazi di territorio naturale che esistono di per sé o che vengono creati dall’opera dell’uomo tramite opere di rinaturalizzazione, cioè di ripristino della diffusione di specie vegetali autoctone. Il corridoio ecologico è composto da un adeguato insieme di habitat tra di loro interconnessi, che permettono lo spostamento della fauna e lo scambio genetico tra speci vegetali presenti
– Apportare Sostanza Organica (Compost)
– L’uso di Api/Alveari
– Utilizzo del Cippato
– Utilizzo di paglia macinata