Anteprime di Toscana 2023: E’ il turno dell'”Altra Toscana”

I produttori dell’Altra Toscana chiudono, come di consueto, la wine week 2023 e danno appuntamento al prossimo anno

Una finestra accogliente quella dell’Altra Toscana 2023, che si presenta oggi a Palazzo degli Affari a Firenze, al pubblico e agli operatori con focus specifici sui territori e sui vitigni.

12 Consorzi presenti alla rassegna Altra Toscana 2023 che chiude la settimana dedicata alle Anteprime

“L’anno scorso alla prima edizione de L’Altra Toscana eravamo in 10, quest’anno i consorzi sono diventati 12, a testimoniare la grande poliedricità della proposta enologica dei nostri territori e la forza riconosciuta al nostro progetto. Un progetto che da un lato – con l’unione – dà un impatto di immagine ai vini di questi Consorzi e, dall’altro – con un’offerta unica per varietà – va incontro anche alle esigenze di operatori continuamente alla ricerca di novità da proporre a consumatori sempre più curiosi”, spiega Francesco Mazzei alla guida dell’Associazione L’Altra Toscana e presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana.

Il lavoro di squadra di dodici Consorzi di Tutela e tutte le nuove annate dei rispettivi vini DOP e IGP, per oltre 330 etichette presentate, per raccontare quella Toscana meno conosciuta che va ad arricchire la proposta vinicola della regione. Durante la giornata si è tenuta a Palazzo degli Affari a Firenze la degustazione dei vini delle DOP e IGP delle denominazioni:

  1. Carmignano e Barco Reale,
  2. Chianti Rufina,
  3. Colline Lucchesi,
  4. Cortona,
  5. Maremma Toscana,
  6. Montecucco e Montecucco Sangiovese,
  7. Orcia,
  8. Suvereto e Val di Cornia,
  9. Terre di Casole,
  10. Terre di Pisa,
  11. Toscana,
  12. Valdarno di Sopra.

Parlano i territori più nascosti, delle denominazioni toscane, con due speciali degustazioni guidate da Gabriele Gorelli MW

Protagonisti saranno tutti questi territori più “nascosti”, dove la vite si coltiva da secoli e dove, accanto agli storici produttori locali, nomi blasonati dell’enologia italiana portano nei calici qualità e identità.

Oltre 330 etichette con due speciali degustazioni guidate da Gabriele Gorelli Master of Wine che avranno come tema:

  • “Dreaming of a White Tuscany”
  • “I pilastri del Supertuscan: Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon”.

“Con i dati di consumo che indicano un successo globale dei vini bianchi, l’Altra Toscana si presenta con otto vini da cinque Consorzi che hanno fatto di questo colore il proprio portabandiera. Da varietà simbolo come il Trebbiano, il Vermentino e l’Ansonica al Sauvignon Blanc, in vari stili e declinazioni ma tutti inconfondibilmente toscani”, commenta così la scelta della prima masterclass Gabrielle Gorelli.“Il Consorzio Vino Toscana si presenta invece come un’entità  nuova che abbraccia e codifica quella che è stata, ormai più di cinquant’anni fa, una grande innovazione e che oggi rappresenta un vino iconico soprattutto nella versione Supertuscan; la degustazione è stata con nove vini a base di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot, per dimostrare come queste varietà così diverse si completino nel creare dei vini che sono ora dei classici inconfondibilmente toscani nonostante, soprattutto due di queste varietà, siano tra le più impiantate in diverse zone di tutto il mondo”, conclude Gorelli a proposito dei Supertuscan.

5 approfondimenti studiati per far conoscere le peculiarità dei territori toscani

Per approfondire ulteriormente i Consorzi hanno studiato anche cinque percorsi tematici:

  • I blend di Sangiovese, un percorso dedicato a tutti i vini rossi e rosati prodotti con un minimo del 10% ad un massimo dell’80% di questo vitigno, in assemblaggio con altre varietà autoctone e/o internazionali.
  • Gli internazionali, che si snoda tra tutti i vini Rossi e Rosati prodotti con varietà internazionali, sia in purezza che in blend tra loro.
  • I bianchi, con un percorso che apre una vetrina su tutti i vini bianchi de L’Altra Toscana presenti a catalogo, ottenuti sia da vitigni autoctoni che da varietà internazionali, compresi i vini spumanti.
  • Il Sangiovese, con protagonisti tutti i vini Rossi e Rosati prodotti con almeno l’85% di uve di questo vitigno. Infine Gli Altri Autoctoni, la vetrina che accende i riflettori su tutti i vini rossi prodotti con varietà autoctone diverse dal Sangiovese, sia in purezza che in blend tra loro (Ciliegiolo, Alicante, Pugnitello, Canaiolo, Montepulciano).

Cesare Cecchi, Presidente del Consorzio Vino Toscana

«La Toscana è un territorio dove i produttori hanno la possibilità di far nascere vini che si distinguono per personalità e carattere, per questo definiti “Supertuscan”. Con la Masterclass organizzata durante la giornata L’Altra Toscana, il Consorzio Vino Toscana presenta nove vini in grado di rappresentare tali peculiarità. Con il Consorzio Vino Toscana, che tutela e valorizza il vino Toscana IGT, intendiamo continuare a sviluppare l’azione di promozione con iniziative simili nel prossimo futuro.»

Consorzio Vini di Carmignano, Presidente Fabrizio Pratesi

«Carmignano si presenta alle Anteprime 2023 con grandi aspettative per il futuro. Nonostante la pandemia, la guerra che infiamma l’est, le vicissitudini del clima, la produzione dei vini di Carmignano continua a ricevere dalla critica numerosi riconoscimenti distribuiti fra tutti i produttori. Le vendite non si sono assolutamente fermate, anzi riscontriamo una certa vivacità anche con i paesi dell’est. Se a questo si aggiunge una vendemmia come la 2022, inizialmente ritenuta non facile, che sta invece rivelando grandi qualità, il panorama non può che renderci ottimisti.»

Consorzio Chianti Rufina, Presidente Federico Giuntini Masseti

«Il Chianti Rufina ha iniziato un deciso percorso di rinnovamento con il progetto Terraelectae, che è però disgiunto dal sistema delle Anteprime. Abbiamo scelto invece di presentare i nostri Chianti Rufina e Chianti Rufina Riserva che costituiscono l’ossatura portante della nostra produzione. Il focus è sulle annate 2021 per il Chianti Rufina e sulla 2020 per il Chianti Rufina Riserva, entrambe vendemmie che hanno richiesto un deciso impegno in vigna da parte dei produttori e che si stanno rivelando di altissima qualità, con vini solidi e longevi. Il mercato sta rispondendo bene all’impegno profuso dai produttori.»

Moreno Petrini, Presidente del Consorzio Colline Lucchesi

«Siamo lieti di partecipare alle Anteprime di Toscana con L’Altra Toscana, una manifestazione che sempre più rappresenta uno dei biglietti da visita per la produzione enologica di qualità. Con il Consorzio presenteremo la produzione delle ultime annate che, nonostante il calore estivo, hanno la consueta freschezza tipica della nostra denominazione.»

Consorzio Vini Cortona, Presidente Stefano Amerighi “Cortona terra di Syrah”

«Il nostro consorzio ha adottato questo claim per definire la peculiarità del nostro terroir. La vitalità e la riconoscibilità dei vini Cortonesi unite alle energie delle nuove e delle vecchie realtà produttive del territorio fanno di questa nostra realtà una delle più interessanti e vivaci del panorama italiano. Se i vini a base di Syrah sono ormai il tratto distintivo di Cortona, ci sono anche grandi espressioni di Sangiovese, di Merlot e di Cabernet che insieme ai Rosati impreziosiscono la nostra produzione.»

Giovanbattista Basile, Presidente Consorzio Vini Montecucco

«Quella di cui siamo portavoce insieme agli altri Consorzi presenti è una Toscana enologica unica, fatta di realtà piccole o meno conosciute ma in grado di arricchire il panorama vitivinicolo toscano grazie a tradizioni di coltivazione che affondano le radici nella storia di territori unici. È fondamentale valorizzare le innumerevoli diversità che ci caratterizzano, perché è in queste diversità e nel rispetto dell’ambiente e della storia in esso custodita che si celano il prestigio della nostra regione e il motivo della sua notorietà in tutto il mondo. Rispetto alle annate 2018 e 2019 delle nostre tipologie rosse, 2017 per il Sangiovese Riserva DOCG, che andiamo a presentare in anteprima alla seconda edizione di L’Altra Toscana, possiamo dire che tutte promettono un grande potenziale evolutivo, trovando forse un profilo aromatico lievemente più accentuato nella più recente».

Presidente del Consorzio Vino Orcia, Giulitta Zamperini

«L’Orcia è una delle più giovani denominazioni toscane del vino, prodotta in una sessantina di cantine piccole e piccolissime, che contribuiscono a salvaguardare il carattere agricolo del suo territorio. La nostra produzione non è eccessiva, ma il dato significativo è che abbiamo un mercato di esportazione praticamente “sotto casa” perché l’area di produzione, in gran parte iscritta al patrimonio dell’umanità Unesco, è considerata un autentico gioiello paesaggistico e riceve ogni anno circa un milione di presenze turistiche e quasi altrettanti escursionisti. Un pubblico prevalentemente estero e particolarmente interessato all’enogastronomia. Per questo da qualche anno abbiamo fatto una sorta di patto con il territorio: un’alleanza tra le cantine e le altre attività locali per creare sviluppo trasformando il nostro vino in una “cartolina liquida” capace di arricchire l’esperienza di viaggio dei visitatori e potenziare il mercato “locale di esportazione” della Doc. Oltre il 65% delle aziende vitivinicole dell’Orcia Doc è impegnata anche nell’ospitalità con un agriturismo o un servizio di ristorazione. Senza contare che la maggior parte di queste strutture è come un museo all’aria aperta, un “museo del paesaggio” con punti panoramici unici al mondo. Siamo stati i primi a coniare il termine ‘Il vino più bello del mondo’ e da questo punto di vista siamo stati dei visionari che hanno però saputo cogliere l’evoluzione di un territorio che negli ultimi trent’anni si è imposto agli occhi del mondo come esempio di Buongoverno e meta sempre più ambita dai turisti. Per questo produrre una bottiglia del nostro vino vuol dire anche rafforzare e consolidare il rapporto tra paesaggio ed enoturismo perchè essere parte di una Doc che si estende all’interno di un sito Unesco è un onore, ma allo stesso tempo una importante responsabilità».

Consorzio Suvereto e Val di Cornia Wine, Presidente Nico Rossi.

«Con la nostra presenza a L’Altra Toscana vogliamo evidenziare il livello raggiunto dalla viticoltura nel territorio della Val di Cornia e di Suvereto in particolare. Un territorio ad alto tasso di biodiversità dove la vite è coltivata fin dai tempi degli etruschi, che sfrutta la presenza di un enorme bacino idrico sotterraneo per proporre oggi una valida sintesi tra il più classico dei vitigni toscani, il sangiovese, e l’ampio spettro di internazionali, la cui introduzione in zona risale al dominio napoleonico.»

Paolo Caciorgna, Presidente del Consorzio Terre di Casole

«Dopo il successo della prima edizione dell’Altra Toscana, i viticoltori del Consorzio Terre di Casole si preparano all’appuntamento del 2023 con rinnovata consapevolezza che la forza del singolo consorzio derivi dal valore intrinseco del proprio territorio, unitamente al fatto di essere parte di un contesto più ampio. L’Altra Toscana 2023, grazie all’ingresso di altri due consorzi che si aggiungono ai dieci già presenti, offrirà un puzzle della Toscana del vino più completo, più ricco, più unito e quindi più forte. Unione e forza, armi indispensabili per i viticoltori toscani, non solo per vincere le sfide sui mercati, ma anche per affrontare le dure prove di annate climaticamente sempre più insidiose alle quali si sono aggiunti inaspettati ed enormi aumenti dei costi di produzione».

Nicola Cantoni, Presidente Consorzio Doc Terre di Pisa.

«Pensando a questo come l’anno della vera ripartenza, siamo molto entusiasti di poter presentare al pubblico e ai professionisti che parteciperanno alla degustazione dell’Altra Toscana, i vini dell’annata 2019 della Doc Terre di Pisa Sangiovese e Rosso. I risultati sembrano essere molto interessanti, sia per l’andamento climatico positivo, facendoci arrivare alla vendemmia con delle uve in ottime condizioni fisiologiche, ottenendo così una qualità pregevole, sia anche per la quantità di uva prodotta, che in questa vendemmia è stata quasi del 10% in più rispetto all’annata precedente. In degustazione ci saranno inoltre i vini dell’annata 2020 e alcuni 2021, anche questi risultano essere di buona qualità con una produzione più contenuta rispetto alla 2019. Altro aspetto importante è questo evento, dove dodici Consorzi si presentano compatti e uniti nella promozione dei loro vini e territori, che offrono un caleidoscopio ricco di variabili per quando riguarda le produzioni. In questa giornata dedicata all’Altra Toscana si possono trovare davvero delle curiosità, e vini meno conosciuti, che esprimono in modo chiaro e diretto le peculiarità del territorio da cui provengono, andando così a valorizzare il lavoro di molti produttori. In questa giornata di degustazione serve apertura e predisposizione all’assaggio, che deve andare oltre i canoni conosciuti, per cercare di apprezzare territori, come il nostro, quello delle Terre di Pisa, che ha tanto da offrire in termini di naturalezza e spontaneità. Concludo ringraziando la Regione Toscana per questa ottima opportunità di fare promozione su così larga scala, del nostro lavoro».

Luca Sanjust del Consorzio Valdarno di Sopra.

«L’Altra Toscana è una giornata sempre più interessante e da scoprire, il nostro e gli altri sono territori magici di una Toscana incantata che da vini di grandissimo pregio. Siamo altresì convinti che i vini delle nuove annate che presentiamo rappresentino al meglio il nostro territorio e le sue potenzialità».


Appuntamento al prossimo anno

Si chiude così l’edizione 2023 di Anteprime di Toscana e la settimana iniziata con PrimAnteprima da appuntamento al prossimo anno. L’evento è stato promosso da Regione Toscana insieme alla Camera di Commercio di Firenze e organizzato da PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana.

Related Posts

Ultimi Articoli