Agricoltori e trattori incontrano Governo e Masaf dopo le proteste

Tutto il settore è stato ricevuto ieri pomeriggio: le associazioni degli agricoltori a Palazzo Chigi e i coordinatori dei trattori al Masaf.

Il Governo ha incontrato prima a Palazzo Chigi le associazioni degli agricoltoriColdiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri e Fedagripesca. Subito dopo al Masaf Riscatto Agricolo e i contadini che stanno protestando con i trattori in tutta Italia, da Roma a Sanremo. Così l’intero settore è stato ricevuto ieri pomeriggio.

L’esecutivo ha schierato la formazione titolare, a partire dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i vicepremier Tajani e Salvini – in video collegamento -. C’erano anche il sottosegretario alla presidenza Mantovano e i ministri Lollobrigida, che poi si è recato al presidio romano dei coltivatori. Hanno partecipato infine Giorgetti, Piantedosi, Fitto, Ciriani e Calderone.

Gli enti degli agricoltori dopo le proteste dei trattori

Al termine della riunione le associazioni hanno espresso soddisfazione. “Un incontro proficuo, che ha consentito di fare il punto sull’insieme delle situazioni di crisi dell’agricoltura italiana”, ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti. “Abbiamo apprezzato il programma di priorità annunciato dal Governo ed in particolare apprezziamo l’apertura di un tavolo sul tema del lavoro”, ha detto.

“E’ stato un incontro con proposte molto serie”, ha sottolineato il presidente di Cia Cristiano Fini, “abbiamo apprezzato che il Presidente del Consiglio abbia chiamato tutti i ministri a Palazzo Chigi in una fase così delicata e drammatica per il settore agricolo. Il Governo ci ha dato garanzie di risposte concrete già nelle prossime settimane”.

“Le proposte che ci sono state fatte”, ha concluso Fini, “sono in linea con le nostre rivendicazioni, abbiamo però aggiunto anche la necessità dello stanziamento di risorse per il comparto irriguo e per le assicurazioni agevolate, procedendo a pagamenti immediati per le annualità 2022 e 2023″.

In serata è arrivata anche una dichiarazione del ministro Francesco Lollobrigida: “Oggi, come ieri, come sempre. Ho incontrato decine di agricoltori, dai quali ho imparato tanto e ho potuto raccontare l’impegno del Governo per restituire centralità a un settore umiliato da persone incapaci di rispettare chi lavora e produce”.

La questione dell’Irpef agricola

Nel frattempo Giorgia Meloni ha annunciato l’esenzione dell’Irpef agricola per le aziende fino a 10mila euro di reddito. “Da parte nostra, abbiamo rimarcato che il ripristino dell’esenzione IRPEF deve riguardare tutti gli agricoltori. Sono in difficoltà da tempo per il calo dei prezzi all’origine, mentre i costi di produzione restano elevati”, ha sottolineato Giansanti.

Anche Coldiretti chiede il ripristino dell’esenzione Irpef: “A livello nazionale sono necessari alcuni interventi che rispondano innanzitutto alla difesa del reddito delle aziende agricole”, ha affermato il presidente Ettore Prandini. “E’ necessario il decreto attuativo con un primo stanziamento per le filiere in crisi, a partire dalle pere, usando il Fondo emergenze della legge di bilancio. E anche sulle assicurazioni agevolate bisogna procedere a pagamenti immediati per le annualità 2022 e 2023”, ha aggiunto.

“Prendiamo atto”, ha dichiarato il vicepresidente della Copagri Giovanni Bernardini, “del pacchetto di misure presentato dal governo. Troverà applicazione nei prossimi provvedimenti, a partire dall’atteso intervento per prorogare l’esenzione IRPEF per i redditi dominicali e agrari di coltivatori diretti e imprenditoriali agricoli”.

Bernardini ha ribadito l’importanza di mettere rapidamente mano alla questione della distribuzione del valore lungo la filiera. E’ un “tema sul quale si gioca il futuro del settore Primario, stretto in una morsa tra i noti incrementi dei costi di produzione e delle tariffe energetiche e le remunerazioni a dir poco insoddisfacenti”.

Riscatto Agricolo al Masaf

Riveste una certa importanza il fatto che diversi portavoce di Riscatto Agricolo, a quanto si apprende nove, siano stati finalmente ricevuti nei palazzi del Governo e in particolare al Ministero. Il cosiddetto movimento dei trattori è nato spontaneamente senza sigle partitiche né sindacali tra le sue fila. Ha potuto così portare sui tavoli istituzionali le istanze delle proteste che a partire da martedì 30 gennaio 2024 hanno attraversato il Paese fino ad oggi, incassando tra l’altro a livello europeo alcune concessioni da Bruxelles. Subito dopo la riunione al Masaf, come annunciato, i trattori hanno fatto un giro per Roma.

Per Maurizio Senigagliesi, uno degli esponenti del Coordinamento Nazionale di Riscatto Agricolo che parla a titolo personale, l’incontro è andato bene. “Ci sono buone prospettive con dei cambiamenti che il governo ha già in atto oppure ha in programma, che sembrerebbero rispondere alle nostre esigenze. Ma il tempo sarà galantuomo”, ha commentato.

“Il fatto secondo me maggiormente positivo”, ha aggiunto, “è la disponibilità ad aprire un tavolo di ascolto con noi, dove poter discutere problematiche che ci sono e ci saranno in futuro. Ripeto che parlo per me e ognuno si sarà fatto la propria opinione. Anche perché non abbiamo nemmeno avuto tempo per parlarne perché al rientro dall’incontro. Il ministro si è recato sul presidio a nostra insaputa ed avevamo già i trattori in strada per il giro sul raccordo anulare, che è andato nel migliore dei modi”.

Agricoltori e trattori, alcune delle prossime tappe

Tra i prossimi appuntamenti c’è l’Assemblea di Confagricoltura il 26 febbraio a Bruxelles. L’obiettivo è avanzare proposte di riforma della Politica Agricola Comune (Pac), per la quale si attende il saldo dei pagamenti, insieme agli aiuti nazionali. Intanto il Masaf ha aperto un tavolo tecnico permanente a riguardo.

Riscatto Agricolo sta ragionando su come proseguire, per dare linfa alle ragioni della protesta: hanno in programma un briefing questa mattina, per confrontarsi e decidere.

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