Nasce il primo diserbante ecologico con lana di pecora

Dalla Sardegna arriva il primo diserbante ecologico che non contiene additivi chimici, glifosati e sostanze che avvelenano l’ambiente.

Questo nuovo diserbante potrebbe sostituire i tradizionali preparati sintetici considerati nocivi per coltivazioni, animali e per l’uomo. Un composto a base di scarti di malvasia, lana e olio d’oliva scoperto da un team di ricercatori e imprese capitanato da Daniela Ducato. Responsabile della filiera “Edizero Architecture for peace”, da anni Daniela Ducato lavora nel campo della bioedilizia e dell’agricoltura con innovazioni a impatto zero sull’ambiente che vanno dall’isolamento termico alle tinture o ai filtri marini.

Fulcro dell’eco-diserbante è la lana di pecora, a cui si aggiungono scarti di olio d’oliva e altri ingredienti come le eccedenze delle lavorazioni vitivinicole e gli estratti dalla pulizia delle arnie, tra cui propoli o miele. Tutti elementi di scarto insomma, in grado di creare insieme un diserbante al cento per cento naturale che svolge la sua funzione non grazie agli agenti chimici, ma attraverso il vapore e il calore.

Infatti, mettendo insieme questi elementi, la pianta da eliminare intrappola il calore e si secca già dopo due giorni dal trattamento. Inoltre queste sostanze ne ritardano la ricrescita garantendo un effetto prolungato senza creare problemi al suolo o alterare il suo ph. A seconda della composizione, il bio-diserbante può essere sfruttato per la protezione di orti, vigneti, frutteti e per il trattamento del verde urbano. Il tutto, senza inquinare e con la massima sicurezza dei consumatori e degli agricoltori, che possono utilizzarlo senza mascherine o protezioni, in quanto tutti gli elementi sono naturali.

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