Il prossimo anno saranno 550 di Tenuta Carretta

E noi omaggiamo con qualche assaggio di Roero e Langhe.

20160831_191943Il prossimo anno saranno 550 di vita certificata. L’atto notarile con cui viene fondata Tenuta Carretta risale infatti al 1467 e in esso si menziona il Podio e la vigna circostante, cuore pulsante di quest’azienda – oggi di proprietà della famiglia Miroglio – che si estende su 35 ettari.

Oltre alla produzione enologica, la struttura ha intrapreso la strada della ricettività, con la possibilità di soggiornare qui e di testare la cucina firmata dallo chef stellato Flavio Costa, fra cui il suo Crema di zucchette trombette, seppie al nero e scorzette candite di limoni.

La produzione si concentra su Roero e Langhe, sull’Arneis ma anche su Nebbiolo, Barolo e Barbaresco di cui l’azienda può seguire direttamente in loco sia la vinificazione che l’imbottigliamento grazie alla sua lunga e comprovata consuetudine con questi vini. Una struttura moderna quella della cantina, completamente interrata e che a breve sarà visitabile con un percorso ad hoc.

Storicità dunque ma approccio estremamente d’avanguardia. E se da un lato abbiamo vigneti storici dall’altro a seguirli abbiamo Donato Lanati, che della ricerca ha fatto un caposaldo della sua filosofia produttiva.

roero-arneis-cayega-docgCayega Roero Arneis Docg 2015

Al naso erbe, soprattutto timo e menta, fiore bianco e al sorso esattamente ciò che un Arneis giovane deve essere: fresco, brioso, beverino. Un risultato non facile soprattutto per un’annata calda come la 2015.

Favorita Langhe Doc 2015

Tenuta Carretta si è particolarmente impegnata nella rinascita della Favorita.  Si tratta di fatto di Vermentino, che in queste zone assume il nome di Favorita. Vino di ampio corredo aromatico, dai fiori bianchi all’anice, fino al miele di acacia e sorso di bel corpo, non statuario e nemmeno pingue ma certamente atletico

Podio “Podium Serrae” Langhe Nebbiolo Doc 2015

Una denominazione quella del Langhe Nebbiolo che sta prendendo piede e che ad oggi annovera 7 milioni di bottiglie, seconda solo al Barolo che ammonta a 13.5 milioni e ben in vantaggio sul Barbaresco che si aggira sui 4 milioni. Il disciplinare prevede la possibilità di usare un 15% di uve rosse accanto al Nabbiolo. Il Podium vede così la presenza accanto al Nebbiolo del 15% di Barbera. Naso fruttato e al contempo con leggere tracce vegetali: mora di gelso, speziatura, pepe nero e sorso che affianca parti morbide a freschezza.

roero-superiore-bric-paradiso-docgBric Paradiso Roero Riserva Docg 2011

Con appena un mese di bottiglia alle spalle – lo assaggio in anteprima – è ancora un po’ confuso. Tuttavia, riesce a dimostrare la stoffa che un altro paio di mesi in vetro potranno rivelare. 18 mesi in piccole botti di rovere francese e 3 mesi in bottiglia è la ricetta per questa Riserva che punta a frutta in confettura, pugna e ciliegia, accompagnate da un corredo di note tostate, nocciola soprattutto, e una leggera speziatura. Bocca ancora un po’ giovane che punta all’equilibrio.

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