La lunga storia dell’etichetta del Vino

 

L’etichetta del vino è sempre stata nella storia una vera e propria Carta d’Identità, nella quale possiamo trovare gli elementi utili per identificare e scegliere un prodotto. Ma non solo! Infatti oltre l’80% dei consumatori ammette di scegliere il vino in base alla grafica dell’ etichetta, anche se con difficoltà lo confessa.

L’etichetta del vino ha una storia molto lunga, che risale agli antichi Egizi e che nel corso della storia se evolve fino ad essere quella di oggi.

Le “incisioni”, antenate dell’etichetta

Per quanto riguarda la primordiale etichetta, sarebbe più corretto parlare di “incisione”. La prima etichetta risale infatti agli antichi Egizi, che sulla chiusura delle anfore incidevano a mano informazioni relative al contenuto, anno di produzione, provenienza e nome del produttore del vino stesso.

Le testimonianze si trovano sulle numerose anfore ritrovate nella tomba di Tutankhamon. Sulle anfore ritrovate dall’egittologo si leggono frasi come “Anno 4 per la casa di Tutankhamon”, oppure “Vino dei possedimenti di Tutankhamon”.

Anche al tempo dei Greci e dei Romani, le anfore si incidevano a mano con il nome del vino o del suo luogo di provenienza. La stessa cosa verrà fatta sulle botti di legno, che vennero utilizzate almeno fino al ‘600, quando iniziò a diffondersi l’uso della bottiglia di vetro.

La primissima etichetta in una bottiglia di vino

Intorno al 1600 in Inghilterra si incominciarono ad utilizzare delle pesanti bottiglie di vetro che venivano chiuse ermeticamente con tappi di sughero per l’imbottigliamento di sparkling Champagne. E’ proprio in questo periodo che nasce quella che oggi chiamiamo comunemente “etichetta”.

La più antica è certamente quella scritta dal monaco benedettino Dom Pierre Pèrignon, il quale introdusse il metodo di vinificazione “Champenoise”. Il monaco, proprio per non confondere le annate e le vigne di origine, etichettò le sue bottiglie con una sorta di pergamena legata al collo della bottiglia con un comune spago.

Verso la metà del Seicento i nobili inglesi, che per servire vino utilizzavano caraffe ornate da una placca in cui veniva inciso il nome del suo contenuto. Questo metodo era molto costoso, così attivò alle etichette di carta stampate con inchiostro nero, tra le più famose si ricorda quella di Claud Moèt, oggi noto come Moèt & Chandon.

Dall’ invenzione della litografia all’avvento delle industrie

Nel 1796 con l’invenzione della litografia si arrivò alla possibilità di stampare più copie della stessa etichetta, disegnando una bozza da riprodurre su pietra e facendoci passare sopra un rullo inchiostrato.

L’inventore della prima etichetta per come la conosciamo oggi sembra sia lo svizzero Henri-Marc, proprietario della Maison De Venoge, che nel 1840 propose le proprie bottiglie di Champagne con etichette illustrate simili a quelle odierne.

Con l’avvento delle industrie e la produzione massiccia di bottiglie, divenne indispensabile l’impiego dell’etichetta: le prime erano generiche, stampate su rettangoli di carta

in cui si indicava solamente la tipologia del vino. Così le etichette assunsero una vera e propria veste artistica ad opera di artigiani e pittori del tempo.

In Italia le etichette più antiche erano di produttori piemontesi e siciliani. Le etichette italiane dei XIX secolo non esaltavano la qualità del vino, ma lasciavano ampio spazio alla fantasia attraverso immagini che si rifacevano alla vita contadina e riproducendo stemmi o medaglie delle famiglie produttrici.

Verso l’etichetta moderna

Con l’avvento della quadricromia, un nuovo processo di stampa digitale a colori, e l’offset, l’etichetta diviene un prodotto commerciale ma, da un punto di vista estetico, meno pregiata. Ancora oggi alcune Case produttrici di vini preferiscono riproporre le immagini originali, arricchite da rilievi in oro, in modo da conferisce ai loro prodotti prestigio e significato storico.

Attualmente esiste una grande varietà di sistemi di realizzazione, diversi sono i materiali utilizzati e ogni azienda sceglie come mostrare il proprio Brand attraverso l’etichetta delle bottiglie.

Questa è la storia delle etichette e di come sono mutate nel tempo, mantenendo invariata la funzione originale, ovvero quella di rendere riconoscibile una bottiglia di vino.

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