Per il Presidente del Movimento Turismo del Vino regolamentare è fondamentale.
Quali sono le linee guida per un enoturismo 2.0? A dirlo è il Movimento Turismo del Vino, durante il
Wine2Wine di Verona, nel corso del convegno “Enoturismo quale futuro? Fiscalità, comunicazione e marketing”. Parole d’ordine: formazione, comunicazione e regole chiare.
“L’enoturismo in Italia cresce, vale 5mld di euro ma è come se corresse con una gamba sola: l’ambivalenza turismo-agricoltura anziché avvantaggiarci ci penalizza”, ha detto il presidente MTV, Carlo Giovanni Pietrasanta nel corso del convegno di Wine2wine. “Noi siamo pronti ad avviare una nuova fase dell’enoturismo, fatto di comunicazione web, formazione digitale, complementarietà e interazione con le altre risorse territoriali. Ma anche le istituzioni devono fare la loro parte, dare un segno di vita e fare chiarezza su cosa possiamo fare attraverso la regolamentazione per lo sviluppo dell’enoturismo. Ad esempio facendo chiarezza normativa sulla degustazione e vendita dei nostri prodotti in azienda, abbinati alle tipicità dei luoghi: sembra una banalità ma oggi dopo oltre 20 anni di esistenza ancora non abbiamo una certezza che dovrebbe essere data per scontata”.
Sempre di vino e turismo si è parlato anche nel corso della Bto di Firenze, uno degli appuntamenti chiave per il players del settore dell’accoglienza.e del travel. Due gli appuntamenti di maggior rilievo, che hanno visto coinvolti i Signori del Vino. Ma ovviamente gli spunti sono stati molti di più, a partire dai nuovi consumatori – i millennials, ad esempio – alla necessità di fare rete per non promuovere solo la propria azienda e uscire dall’autoreferenzialità, facendo networking sul territorio, organizzando eventi condivisi, coinvolgendo in maniera corale community valide ai fini della comunicazione, come quella degli Istagrammers, per dirne una. Sempre di più, insomma, vino e turismo devono andare a braccetto, per sfruttare a pieno le incredibili potenzialità del nostro Paese.