Autunno in Piemonte: da Novara per godere delle Doc del Nebbiolo

Un itinerario culturale ed enogastronomico nella Terra del Vino per eccellenza.

45mila ettari di vigneti, nel 90% siti in collina, ma si coltiva anche nelle fasce alpine e prealpine, dove è necessario il lavoro manuale dell’uomo, 20mila aziende vitivinicole, 3 milioni di ettolitri di vino prodotti ogni anno, 17 Docg e 42 Doc, conosciuti e molto apprezzati in tutto il mondo, fiori all’occhiello dell’Italia: il Piemonte è senza ombra di dubbio la Terra del Vino per eccellenza.

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Il nostro itinerario in Piemonte per questa stagione autunnale, tra l’altro periodo perfetto per godere dei mille colori, dei profumi e dei sapori di questa regione, parte da Novara: capoluogo dell’omonima provincia e seconda città piemontese per popolosità. Crocevia di traffici tra Milano, Torino, Genova e la vicina Svizzera, Novara è un chicco di città: lunghi viali alberati, i così detti “baluardi”, vicoli lastricati e acciottolati, trattorie e monumenti. Le tappe proprio da non perdere sono il Palazzo Orelli, il Duomo, il Battistero, la Basilica di San Gaudenzio, il Complesso del Broletto e il monumento di bronzo dedicato a Vittorio Emanuele II. Per respirare a pieno l’atmosfera, la cultura, conoscere la storia e le tradizioni del territorio novarese, vi consigliamo, poi, di percorrere un piccolo itinerario alla scoperta dei suggestivi borghi di Borgomanero, Ghemme e Romagnano Sesia.

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La storia vitivinicola di Novara risale all’epoca pre-romana, ed è qui che si trovano ben 9 Città del Vino. Il vitigno principale è il Nebbiolo, che entra poi in tutte le Doc, caratterizzando prepotentemente tutti il territorio.

Tipico di Novara, ad esempio, è il Ghemme Doc, abbinatelo a carni rosse brasate e marinate nello stesso vino, selvaggina, lepre, cinghiale, spezzatino di asino, filetto di bue, formaggi a pasta dura stagionati e arrosti di carne bianca.

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Il nostro itinerario nel nord-est del Piemonte prosegue e al confine con la provincia di Novara troviamo Vercelli, con il suo Gattinara Docg. Il Gattinara viene prodotto da uve Nebbiolo; dal colore rosso granato, dall’odore fine e del sapore asciutto, armonico, con il caratteristico fondo amarognolo, anche il Gattinara ben si accompagna con arrosti di carne rossa, grigliate, selvaggina da pelo, formaggi duri e pollame.

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Proseguiamo il nostro viaggio in provincia di Biella, culla dell’Erbaluce di Caluso Docg, di 2 storiche Doc, Bramaterra e Lessona, e di 2 Doc più recenti, Canavese e Coste della Sesia. Oltre a visitare l’incantevole città, con il suo quartiere Piazzo, antico borgo medievale che corrisponde alla parte alta della città, con la piazza Cisterna, il Palazzo dei Dal Pozzo, la casa dei Teccio, la chiesa romanica di S.Giacomo e il Duomo, non potete perdervi il Parco della collina di S.Gerolamo, dove si trova Villa Sella, ex monastero dei Gerolamini e la chiesa di S.Gerolamo, custode di un dei cori più belli del Piemonte.

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Nei dintorni della città, degne di nota sono il Ricetto di Candelo, un gruppo di edifici medievali che funzionavano da deposito agricolo e da rifugio per la popolazione in caso di pericolo, il Sacro Monte di Oropa, dedicato alla Madonna, che fa parte, come gli altri Sacri monti piemontesi, del patrimonio mondiale dell’umanità Unesco e, infine, consigliamo la Panoramica Zegna: la statale 232, così chiamata in onore del suo ideatore, l’imprenditore Ermenegildo Zegna, che permette di ammirare lo splendido paesaggio prealpino biellese.

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