Le previsioni per la vendemmia 2018

Stime di Uiv e di Ismea parlano di un miglioramento rispetto all’anno passato con un numero di ettolitri compreso tra i 47 e i 49 milioni contro i 42,5 del 2017

Quella del 2018 si prospetta una vendemmia particolarmente proficua rispetto all’anno passato. Le stime dell’Osservatorio del Vino dell’Unione italiana vini (Uiv) e dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea) parlano, infatti, di un numero di ettolitri compreso tra i 47 e 49 milioni contro i 42,5 milioni del 2017.

“Dalle prime indagini dell’Osservatorio del Vino – spiega il segretario generale di Uiv Paolo Castelletti – la vendemmia si prospetta decisamente migliore rispetto a quella dello scorso anno. È certamente prematuro – aggiunge però – parlare di numeri, ma si può ragionevolmente stimare la produzione in una forbice di 47-49 milioni di ettolitri. Sarà decisivo – continua – l’andamento climatico del mese di agosto per determinare volumi e qualità”. “L’Italia inizia quindi la nuova stagione vitivinicola – sostengono gli analisti – da una situazione di leadership di settore avendo mantenuto nel 2017 il primato produttivo mondiale e tenuto a distanza il competitor francese (36 milioni di ettolitri di vino) e quello spagnolo (35,5 milioni di ettolitri). Il risultato finale, sia sul fronte quantitativo che qualitativo di questa stagione, dipenderà – precisano invece gli esperti – dalle prossime settimane e cioè dal periodo subito prima della vendemmia. La regolare maturazione delle uve è condizione necessaria non solo per i volumi ma anche per il raggiungimento del giusto sviluppo del grado zuccherino e quadro acido e aromatico. Da un punto di vista agronomico – concludono – lo sviluppo dei vigneti, iniziato sotto i migliori auspici, è stato invece condizionato da un clima bizzarro che ha alternato gelate, piogge e umidità. Sarà quindi l’anno in cui la capacità del viticoltore farà la differenza sul risultato finale”.

Infine l’analisi dell’Osservatorio Vino sul alcune regioni prese a campione evidenzia, per  esempio nel Nord Italia, in Veneto,  la buona salute dei vigneti, anche se sono stati certificati danni da sporadiche grandinate e da piovosità intermittente. Nel Sud, in Sicilia, la pioggia e grandinate hanno invece “compromesso localmente quantità e qualità delle uve per l’insorgere di peronospora e oidio”. I dati ufficiali delle previsioni vendemmiali 2018 dell’ Osservatorio del vino saranno rese noti il 4 settembre a Roma presso il ministero per le Politiche agricole, alimentari e del turismo.

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