L’Anteprima del Nobile di Montepulciano

Presentata l’annata 2011 del Nobile di Montepulciano, a cui sono state attribuite le 4 stelle

nobileIl Nobile di Montepulciano ha presentato la sua annata 2011, quella che sta per debuttare in commercio, e lo ha fatto nel corso della sua ventesima Anteprima. Quattro le stelle assegnate all’annata, su un massimo di cinque, e grande partecipazione dei produttori, a testimoniare quanto sia solido il legame fra aziende e Consorzio. Sono due gli aspetti principali di cui si è parlato nel corso della giornata di giovedì, momento clou dell’Anteprima.

Da una parte la direzione intrapresa in direzione “green”: con il 2014 infatti parte il progetto per azzerare le emissioni di CO2, con l’obiettivo ultimo di arrivare a certificare la Docg Vino Nobile come il primo distretto italiano a impatto zero sull’atmosfera per quanto concerne la propria produzione vinicola. Dall’altra parte, invece, si parla di euro, cinquecento milioni per l’esattezza: questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Nel 2013 sono state immesse nel mercato circa 7,4 milioni di bottiglie di Vino Nobile e circa 2,5 milioni di bottiglie di Rosso, numeri in linea con l’anno precedente.

Sempre in questa circostanza sono stati assegnati il Premio Gambelli al torinese Gian Luigi Colombo e il riconoscimento in memoria del giornalista Kyle Phillips (prematuramente scomparso) al giovane Tommaso Farina.

Veniamo alla degustazione: dopo 40 vini assaggiati – tutti Nobile di Montepulciano 2011 – alcune selezioni e qualche Riserva (2009 e 2008), ne è emersa una prima osservazione: il legno è meno invasivo rispetto alle annate precedenti, meno protagonista e più relegato ad un ruolo di semplice aiutante. E questo ci è piaciuto.

A seguire qualche Nobile 2011, a nostro avviso, degno di nota:
Barbanera “Dura di Saragno”: sentori di mammola, tabacco, frutta rossa, ha una bella acidità e un tannino elegante;
Tenuta Trerose “Santa Caterina” (campione di botte): sentori di mirtillo, note floreali, al palato è pieno, equilibrato e persistente;
Gattavecchi: note balsamiche e di erbe aromatiche, bell’equilibrio;
Lunadoro “Tradizionale”, un 100% Sangiovese (si vede anche nel colore), profumo di frutta sotto spirito e una bella persistenza in bocca;
Boscarelli: una conferma, un vino che si distingue dal coro, non potente ma sinuoso;
Cavalierino Organic Winery (campione di botte): sentore di ciliegia, naso intenso, con qualche nota verde, rotondo al palato;
Bindella (campione di botte): spezie (chiodi di garofano) e tanta frutta al naso, si avverte che manca un po’ di affinamento in bottiglia – anche la Selezione “I Quadri” ci è piaciuta molto;

Si segnala anche:
Salcheto “Salco”, Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2010: più bello in bocca che al naso, comunque un gran vino;
Fattoria del Cerro “Antica Chiusina”: di grande potenza, spicca la frutta, particolare e molto piacevole.

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