Langhe-Roero e Monferrato nella classifica mondiale del New York Times

Da Canale a Magliano Alfieri, visitando il centro turrito di Alba, fino al Castello dei Marchesi Falletti di Barolo: sono le colline delle Langhe-Roero, un affascinante territorio ricco di eccellenze enogastronomiche.

Langhe-Roero
In alto panorama del Roero da “Il Podio” di Tenuta Carretta, in basso skyline della Langa di Barolo.

L’autorevole quotidiano statunitense “New York Times” lo inserisce nella classifica mondiale 2016 dei 52 luoghi meritevoli di visita: è il gioiello paesaggistico delle Langhe-Roero e Monferrato, riconosciuto dall’UNESCO, nel giugno 2014, Patrimonio dell’Umanità. Un’area caratterizzata da bellezze artistiche, naturalistiche, storiche e soprattutto enogastronomiche: infinite distese collinari coltivate a vite con un gioco di colori che evolvono a seconda delle stagioni, antichi borghi e castelli arroccati spesso magnificamente impreziositi da una sottile e magica nebbiolina, storie e narrazioni di nobili famiglie che nei secoli hanno contribuito alla costruzione di un immenso patrimonio culturale, ed infine, una vastissima e pregiata offerta enogastronomica, che spazia dalle nocciole al cioccolato, dal rinomato tartufo bianco al corposo vino di Barolo.

Langhe-Roero
In alto veduta di Piobesi d’Alba, in basso a sinistra il Castello di Magliano Alfieri e a destra l’ingresso dell’Enoteca Regionale del Roero (Canale).

Tra i maggiori comuni turistici del Roero, area che si estende a sinistra del fiume Tanaro, c’è Canale, paese da sempre riconosciuto come un importante centro commerciale: il suo nome è fortemente associato alla coltivazione delle pesche e soprattutto a quella delle viti. Qui il vitigno principe è il Nebbiolo, varietà caratterizzante l’intero distretto delle Langhe-Roero, e che concorre a dar vita alla Roero Docg: un vino rosso di grande struttura e complessità. Altro vitigno chiave è la varietà autoctona a bacca bianca, Arneis, utilizzato nella produzione del vino bianco Roero Arneis Docg: un’etichetta dalla spiccata delicatezza e freschezza. Nel centro di Canale ha sede l’Enoteca Regionale del Roero, tappa imprescindibile per un tour enoturistico sul territorio, provvista di un’ampia e pregevole selezione rappresentante le oltre dodicimila etichette DOC e DOCG prodotte nel distretto. Piccolo borgo del Roero è Magliano Alfieri, osservato nello scenario paesaggistico per l’imponente e suggestivo castello settecentesco, un fortino panoramico affacciato sulla valle del Tanaro. Oggi il Castello di Magliano Alfieri è tappa incantevole della Strada Romantica” e sede del Museo di Arti e Tradizioni Popolari, luogo di valorizzazione di reperti culturali, artistici e folcloristici della storia piemontese.

Langhe-Roero Alba
In alto il Palazzo del Comune e il duomo di Alba, in basso un’esposizione del famoso Tartufo Bianco.

Alba è la capitale riconosciuta delle Langhe, da sempre celebrata per le diverse eccellenze enogastronomiche ad essa legate, in primis il Tartufo Bianco, con un profumo percepibile fin dalle vie del centro storico cittadino, grazie ai tanti negozi che ne promuovono la cultura e la conoscenza. Un’ottima occasione di visita della città è proprio la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, organizzata ogni anno tra ottobre e novembre, che richiama amanti del prestigioso fungo da ogni parte del mondo. Dotata di pari fama e notorietà è la grande offerta di vini delle Langhe: dal Dolcetto d’Alba alla Barbera d’Alba, fino al Nebbiolo d’Alba, sottolineando i longevi Barolo e Barbaresco.

Castello di Barolo
Un tris di scatti del Castello di Barolo.

Barolo è un grazioso paese immerso tra dolci colline, un piccolo centro abitato fatto di stradine che si intersecano su per i pendii, un anfiteatro naturale di vigne che negli anni ha contribuito a dar vita alla storia del re dei vini: il Barolo. Ciò che risalta, per la sua bellezza, è il Castello dei Marchesi Falletti risalente ad epoca medievale e rappresentante un vero e proprio simbolo del borgo. Oggi, il castello, è considerato luogo di culto per i seguaci del dio Bacco, al suo interno dal 2010 è ospitato un museo internazionale dedicato al nettare degli dèi: il WiMu – Museo del Vino, opera di Francois Confino. La mostra offre un coinvolgente ed emozionante percorso multisensoriale e interattivo, stendendosi sui diversi piani del castello e nelle strutture adiacenti, richiede al visitatore un approccio attivo ai contenuti.

Eventi e Cantine con visite guidate e degustazioni:

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