Entro tre anni l’Italia sarà il primo mercato mondiale per il consumo di bollicine

Nel 2022, secondo Wine & Spirits Research, ci sarà una crescita del +1,6% degli spumanti a livello globale

Nei prossimi tre anni il consumo complessivo di vino sarà stabile. Si fa sempre più largo la filosofia della moderazione, del bere consapevole e dell’astinenza che, secondo l’ultima analisi di International Wine & Spirits Research, bloccherà la crescita dei consumi di alcolici.
A Londra stanno aumentando club dedicati al tema della salute e diminuiscono tradizionali pub.
Fortunatamente per i prodotti enoici, da qui al 2020 si registrerà una crescita, ma con una differenza tra vini fermi e bollicine. Nel primo caso, i consumi aumenteranno di 35 milioni di casse da 9 litri, arrivando a quota 2,4 miliardi di casse. Stati Uniti, Russia e Brasile saranno i Paesi centrali per questa crescita, insieme ad alcuni Paesi dell’Africa, come l’Angola.
Diversamente gli spumanti avranno un andamento diverso nel mercato. La crescita, da qui al 2022, sarà dell’1,6% all’anno, per arrivare a 283 milioni di casse nei prossimi tre anni. L’Italia avrà il primato mondiale per il consumo di bollicine, superando la Germania che attualmente è al primo posto. Il Prosecco da solo incrementerà la metà di questa crescita, stimata, nel complesso, in 21 milioni di casse di spumante in più, e che sarà indotta proprio dall’Italia, dal Regno Unito e dagli Stati Uniti.

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