Onav pensa a un corso sui vini naturali, espressione dei vignaioli anarchici

Il direttore nazionale di Onav, Francesco Iacono, lancia la proposta di un corso specifico sui vini naturali

Un corso dedicato ai vini non convenzionali: naturali, biodinamici, ancestrali, quello proposto da Francesco Iacono, il direttore nazionale di Onav, l’Organizzazione nazionale assaggiatori di vino, intervenuto il 19 febbraio all’Università degli Studi di Foggia al convegno I vini non convenzionali. Nuove filosofie ed approcci metodologici alle produzioni vitivinicole.

“La nostra organizzazione, sin dalla sua fondazione nel 1951, ha come finalità la conoscenza del vino approfondita dal punto di vista della degustazione e di ciò che sta dietro alla bottiglia. Per questo abbiamo deciso di sviluppare anche il tema dei vini non convenzionali, che definisco quasi anarchici”, riferisce il portale ufficiale di Onav, riportando le parole pronunciate dal direttore al convegno.

“C’è ancora il preconcetto da parte di molti che il vino naturale significhi rifiuto della scienza e assecondamento del corso della natura – continua Iacono – ma non è così. Produrre un vino non convenzionale oggi significa avere una perfetta padronanza della fisiologia della vite e dell’enologia, per intervenire il meno possibile con l’obiettivo di ottenere un vino espressione di un terroir e di una filosofia produttiva precisa”.

Un’anarchia dunque intesa nella migliore accezione, che sta a significare il rispetto dell’individualità delle scelte e delle decisioni del produttore, una filosofia di cui Onav sente l’esigenza di approfondire e divulgarne le tematiche.

Related Posts

Ultimi Articoli