VINI NATURALI, PROGETTO SOSTENOBILETA’

Il progetto del Nobile di Montepulciano.


L’ambizioso progetto “SosteNobilEtà” per il territorio del Nobile di Montepulciano sarà presentato il 13 dicembre 2017 a Montepulciano, occasione in cui sarà illustrato il modello di viticoltura sostenibile basato sul modello Salcheto, prima azienda del vino “off-grid” del Belpaese, ma anche nell’indicizzazione di Carbon e Water Footprint, virtuoso esempio di efficienza ambientale ed innovazione anche per le cantine vicine. Sostenibilità economica e sociale di un intero territorio del vino, – come ama sottolineare Michele Manelli alla guida di Salcheto dal 1997 – quello di Montepulciano, che si candida a diventare uno dei primi distretti della sostenibilità italiani e nel mondo nel 2018. Con una piattaforma che porterà alla certificazione della sostenibilità ambientale, economica e sociale delle aziende e del territorio di produzione del Vino Nobile di Montepulciano, secondo i dettami della norma Equalitas.

“SosteNobilEtà” poggia le basi sul protocollo di sostenibilità della filiera che, oltre a Salcheto, nel 2016 è diventato uno standard adottato anche dalle altre due aziende capofila del progetto, Fattoria del Cerro e Vecchia Cantina di Montepulciano che, insieme, rappresentano quasi il 50% dei vigneti di Montepulciano. Un ambito ben più ampio del distretto biologico. Il progetto è stato realizzato da un gruppo di lavoro partecipato dall’Università Marconi di Roma, Cia Toscana, QSR di Montepulciano, Fattoria del Cerro, Salcheto e Vecchia Cantina di Montepulciano.


Il macro obiettivo del Consorzio del Nobile, presieduto da Piero Di Betto, e dei suoi partner è, in altre parole, quello di un intero territorio sostenibile, da raggiungere attraverso le buone pratiche produttive delle proprie aziende, che porteranno, al termine dell’iter del progetto, a determinare il territorio di produzione della Docg come il primo distretto vitivinicolo in Italia in grado di poter certificare la sostenibilità territoriale in base alla norma Equalitas. Non è un caso, in questo senso, che a Montepulciano gli investimenti diretti praticati dalle aziende produttrici di Vino Nobile negli ultimi dieci anni per la sostenibilità ambientale abbiano superato gli 8 milioni di euro. Inoltre circa la metà delle aziende ha sviluppato pratiche naturali, come la fertilizzazione, l’inerbimento, l’utilizzo di metodi di coltivazione meno impattanti.

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