Ue-Cina tutelato anche il Prosecco Doc

Importante risultato del Governo che vede tutelato anche il Prosecco Doc nell’accordo fra Unione Europea e Cina

Logo CinaUn “risultato importante” queste le parole usate dall’ Alleanza delle Cooperative Agroalimentari per definire il successo conseguito dal Governo italiano nelle trattative per la difesa delle denominazioni europee nella Repubblica Popolare Cinese. Il fermo intervento del Governo ha infatti consentito che fra le denominazioni venga tutelato anche il Prosecco Doc.

Una legittimazione di qualità che si estende dunque anche alla Doc, prodotto estremamente appetibile per i contraffattori vista la crescita registrata a livello mondiale nel 2013 con un + 18% rispetto all’anno precedente, per un totale di 170 milioni di bottiglie.

SenzanomeIl riconoscimento segue quello già ottenuto dal Prosecco superiore Docg di Conegliano Valdobbiadene: “una tutela progressiva” – commenta Giorgio Mercuri, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari – che, coinvolgendo entrambe le indicazioni geografiche del vino Prosecco “contribuirà a scoraggiare i contraffattori di entrambi i prodotti”.

Ma questo successo non è stato facile, tutt’altro: l’accordo tra Commissione Europea e Governo cinese è arrivato infatti solo al IX round di negoziati. E da parte italiana si era registrata anche una sollecitazione dell’Alleanza delle Cooperative che aveva inviato una lettera al ministro dell’Agricoltura Martina e al vice ministro dello Sviluppo economico Calenda per attirare l’attenzione sulla faccenda. Uno sforzo intenso che ad oggi si è quindi concretizzato nella messa a punto quasi definitiva del testo contenente le caratteristiche di tutele previste, che diverranno effettive entro quattro anni dall’entrata in vigore dell’accordo.

ProsekMa a controbilanciare l’entusiasmo per il successo dall’Unione Europea arriva la doccia fredda in merito all’interrogazione presentata lo scorso maggio dagli eurodeputati della Lega Nord Giancarlo Scottà e Lorenzo Fontana. I due rappresentati avevano chiesto all’Esecutivo Ue quali misure intendesse prendere per eliminare la vendita del croato “Prosek” nel mercato Ue e nei Paesi terzi, qualora il vino non fosse stato ritirato dal commercio. “La difesa del Prosecco italiano spetta alle autorità competenti degli Stati membri. Inoltre, se la Croazia dovesse presentare domanda di protezione per “Prosek”, la Commissione sarebbe tenuta a prenderla in considerazione” questa la risposta europea.

C’è dunque da auspicarsi, come affermato dall’Alleanza delle Cooperative, che il sostegno governativo dato al Prosecco contro la contraffazione cinese “sia il primo passo di una rinnovata azione del governo a difesa del sistema paese, in un’ottica di collaborazione tra istituzioni e produttori italiani”.

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