Mercati esteri: c’è richiesta di educazione a varietà e territorialità

A raccogliere la sfida in Nord America è l’Istituto Grandi Marchi.

695_simplyitalian-89C’è bisogno di educazione al vino sui mercati esteri. A dirlo è prima di tutto l’Istituto Grandi Marchi, che comprende fra le aziende più prestigiose del nostro Paese.

“La missione promozionale dell’Istituto Grandi Marchi in Nord America dei giorni scorsi ha fatto emergere la grande attenzione di questo mercato per il vino italiano di qualità. Non solo. Nel corso dei nostri eventi a Chicago e a Toronto abbiamo anche registrato la richiesta da parte degli operatori, nel primo caso, e del Liquor Control Board of Ontario (Lcbo) nel secondo, di una presenza più assidua dell’Istituto in queste piazze. In particolare vi è stata una forte domanda di attività di ‘educazione’ sulla varietà e territorialità delle nostre produzioni di qualità”, commenta Piero Mastroberardino, presidente dell’Istituto del vino Grandi Marchi, al termine delle due tappe oltreoceano che hanno visto le 19 cantine incontrare un altissimo numero di operatori – circa 500 – fra Chicago e Toronto, due tappe molto strategiche per il nostro vino.

Tra le attività messe in campo dall’Istituto, la degustazione guidata al ristorante italiano ‘Spiaggia’ guidato dalla wine manager Rachael Lowe “one of top Sommeliers in 2016” secondo la rivista Food and Wine Magazine, e un walk around tasting a Toronto, focalizzato sui consumatori.

www.istitutograndimarchi.it

Related Posts

Ultimi Articoli