Bufera sulle decisioni prese, battaglia su tempi e modi di condurre ricerche sul batterio. Il dramma dell’olivicoltura pugliese e non solo.
Continua la bufera Xylella fastidiosa, batterio da quarantena che sta facendo danni enormi all’olivicoltura pugliese. Il
Punto dolente è quello che riguarda la movimentazione di materiale vivaistico: il blocco riguarderà le importazioni da Paesi terzi, come dal Sud America, ma anche dalla Puglia, con una sorta di embargo che toccherà ben 150 specie a rischio. Fra queste, pare ci sia anche la vite.
Inoltre è battaglia tra Parlamento e Commissione UE sui tempi ed i modi con cui condurre le ricerche sul batterio. Il Commissario UE alla Cooperazione internazionale e lo sviluppo Neven Mimica, a nome del collegio Juncker, ha ribadito, nell’ambito del dibattito tenutosi a Strasburgo che la ricerca si farà “nell’ambito di Horizon 2020”, il programma europeo 2014-2020. “Servono maggiori fondi pubblici per studiare” il batterio, ha affermato Paolo De Castro, Pd, “ma subito, senza aspettare Horizon 2020”.
Gli altri punti reclamati con forza dai deputati sono quelli delle compensazioni e dei più severi ed efficaci controlli fitosanitari alle frontiere. Il Parlamento UE presenterà una risoluzione che verrà votata alla prossima sessione plenaria del 18-21 maggio.
Sul prossimo numero de I Grandi Vini, lo speciale “Xylella fastidiosa”.