Una ricerca del Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze in collaborazione con la fornace Artenova.
Quanto e come le caratteristiche della terracotta influenzano la qualità del vino affinato in anfora? Se l’è chiesto
Si tratta di un’inedita collaborazione, la prima ad affrontare una simile indagine, sancita da un contratto di ricerca biennale: l’obiettivo è quello di esplorare e valutare le peculiari caratteristiche conferite al vino stesso attraverso il processo di fermentazione e affinamento in giare di terracotta di Impruneta. Questi processi, infatti, influiscono in maniera critica sui parametri chimico-fisici e organolettici di conseguenza. “Come azienda che investe molto in innovazione – dichiara Leonardo Parisi, titolare di Artenova – sentivamo l’esigenza di approfondire questo aspetto”.
Spiega il professor Luciano Lepri: “verranno confrontati sia vini bianchi che rossi provenienti dallo stesso vigneto, ma vinificati contemporaneamente in giare di terracotta e in contenitori di acciaio. Verrà inoltre determinata la composizione chimica dell’argilla utilizzata per la produzione delle giare e studiata la variazione della porosità delle stesse prima e dopo la vinificazione”.
I risultati della ricerca potrebbero già essere illustrati il prossimo 19 e 20 novembre, nel corso della II edizione de “La Terracotta e il Vino 2016”, la Convention internazionale promossa da Artenova che ogni due anni riunisce a Impruneta produttori in anfora da tutto il mondo.