Uno studio di Intesa San Paolo dimostra la controtendenza delle province del Triveneto rispetto al resto d’Italia: superficie vitata in crescita, per un territorio che totalizza oltre un quarto della produzione nazionale di vino
Dal 2006 ad oggi, le campagne del Triveneto si sono ricoperte sempre più di vigne. A dimostrarlo, uno studio condotto dalla direzione Studi e ricerche di Intesa San Paolo, illustrato in un webinar che ha visto la partecipazione anche di alcune importanti aziende del territorio.
Il dato più alto a livello provinciale è a Treviso, che registra un +57% in quindici anni, seguita da Verona (+20%), Venezia (+23%), Pordenone (+21%), Udine (+17%), Padova (+14%) e Gorizia (+11%). Unica eccezione Vicenza (-11%). La superfice vitata è aumentata anche in Trentino Alto Adige (+15%).
Un risultato, questo, in controtendenza rispetto al resto d’Italia, dove la media nazionale testimonia, invece, un calo della superficie vitata del -5%.
Il Triveneto, negli anni, ha saputo guadagnarsi un posto sempre più importante all’interno del panorama del vino italiano: basti pensare che qui si totalizza oltre un quarto della produzione nazionale di vino e quasi il 50% delle esportazioni. Anche in questo caso, è ancora Treviso a registrare il dato più alto (4,9 milioni di quintali nel 2019), seguita da Verona con 2,9 milioni, la quale però è prima per valore delle esportazioni di bevande (oltre 1 miliardo di euro nel 2019. Per il Veneto, in generale, si parla di 10,3 milioni di ettolitri prodotti e 2,3 miliardi di euro di fatturato estero.
