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La Regione Toscana chiede nuove risorse per l’agricoltura biologica

La Toscana chiede all’ Unione europea la possibilità di aggiungere nuovi fondi a sostegno dell’agricoltura biologica

Nell’ ultima giunta è stata approvata una delibera con la quale viene dato il mandato all’ Autorità di gestione del Piano di sviluppo rurale di riprogrammare a favore dell’Agricoltura biologica eventuali risorse dell’attuale programmazione (2014-2020) che dovessero tornare disponibili.
Nella stessa delibera si invita l’Autorità di gestione a sostenere il metodo dell’agricoltura biologica anche per il periodo di programmazione 2021-2027, “assicurando uno stanziamento di risorse congruo”.

Con questo atto la Regione si impegna a proseguire il cammino di sostegno e incentivazione al settore dell’agricoltura biologica e si colloca in pole position verso il raggiungimento degli ambiziosi traguardi imposti dall’Ue entro il 2030.

Al comparto del biologico, che rappresenta il 25% della superficie agricola regionale, è stata destinata una delle porzioni più consistenti del Piano di sviluppo rurale 2014-2020. Un impegno cui si aggiungono anche altre iniziative come la legge sui distretti bio, per promuovere lo sviluppo della coltivazione, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari biologici di un intero territorio, e le attività di impulso alle mense a Km 0.

Il grande interesse verso il biologico da parte del mondo agricolo toscano è ben evidenziato dalla partecipazione ai bandi sul biologico della programmazione in corso, con oltre 2.000 domande di aiuto a fronte di un impegno complessivo, come detto, di 115 milioni.

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