Quali sono le più moderne tecnologie nell’imbottigliamento del vino? Ne parliamo con l’azienda Bertolaso in occasione di Simei 2013. Ecco la video-intervista a Roberto Azzolini e Giovanni Mazzon.
Se c’è un’azienda che ha fatto la storia dell’imbottigliamento del vino è proprio la Bertolaso, una delle pochissime che ha partecipato a tutte la edizioni del Simei, dalla prima fino ad oggi. 130 anni di attività, 150 dipendenti di cui 50 impegnati nel settore “ricerca e sviluppo” (anche quest’anno l’azienda ha vinto il premio per l’innovazione tecnologica), oggi il gruppo Bertolaso è leader nell’imbottigliamento di vino e svolge affari in Italia e in tutti i continenti, ovunque si faccia il vino. Ecco gli argomenti principali dell’intervista:
Qual è il fattore più importante nell’imbottigliamento del vino?
Seguire le innovazioni e mantenere le caratteristiche organolettiche del vino ovvero non alterare il lavoro fatto dall’enologo durante la fase produttiva. Soprattutto, è importante avere il massimo livello di automazione nel cambiamento del formato, quindi nel passaggio da una bottiglia a un’altra, da un tappo a un altro tipo di tappo o da un vino a un altro tipo di vino. Minimizzare i tempi morti in fase produttiva e arrivare alla totale tracciabilità, che significa essere in grado di dimostrare sempre che si è operato correttamente e si sono applicati tutti i protocolli di produzione.
Quali sono le novità nell’imbottigliamento di vino?
La principale novità, presentata da Bertolaso al Simei 2013 è l’oggetto del premio Ricerca e Sviluppo. Questo sistema consiste nel gestire le bottiglie sulle macchine in maniera sempre più automatica: cambi formati rapidi senza intervento dell’operatore, con la sola spinta di un pulsante sul pannello operatore.
Gestione delle fasi e controllo dell’imbottigliamento
Bertolaso ha proposto un brevetto sulla gestione dell’imbottigliamento. Ha creato un sistema che è in grado di seguire la bottiglia nel suo passaggio dalle macchine sciacquatrici, riempitrici, tappatori, capsulatrici ed etichettatrici e di dire (e stampare su un’etichetta) tutto quello che le succede.
