Quando il mercato italiano fa gola ai più.
Sul TTIP si esprime in maniera forte anche la Coldiretti. “Il trattato transatlantico deve assicurare la tutela dei vini italiani rispetto a un fenomeno, quello del falso Made in Italy a tavola, assai diffuso sul mercato Usa, dove ha superato il valore di 20 miliardi di euro”.
La sottolineatura di Coldiretti risulta quindi tanto più necessaria visto l’imminente accordo e l’immutato atteggiamento degli Stati Uniti che hanno ribadito l’intenzione di continuare ad usare le denominazioni “semigeneriche” dei vini europei, dagli italiani Chianti e Marsala al greco Retzina, dal portoghese Madeira ai francesi Chablis e Champagne.
“La trattativa sull’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti deve rappresentare un appuntamento determinante per tutelare le produzioni agroalimentari italiane dalla contraffazione alimentare e del cosiddetto fenomeno dell’Italian sounding” prosegue Moncalvo. “In gioco c’è un consistente interscambio economico visto che per la prima volta le esportazioni agroalimentari Made in Italy in Usa hanno superato nel 2015 i 3,6 miliardi di euro, con un aumento del 20 per cento. E proprio il vino è il prodotto italiano più apprezzato dagli americani con 1,3 miliardi“.