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Ascoltare il vino e degustare la musica

Vino e Musica

Vino e musica sono due elementi fortemente legati che possono addirittura stimolare alcune zone del cervello fino ad influenzare le sensazioni percepite durante la degustazione.

Un connubio perfetto quello tra musica e vino, una pratica antica ma ancora oggi molto apprezzata. Il vino e musica stimolano aree diverse del nostro cervello. Per cui la loro associazione moltiplica le connessioni e regala una diversa e più ricca percezione del vino. Un legame ancestrale e indissolubile che li vede seppur in due in forme diverse come due elementi fortemente psicotropi, ovvero che agiscono sulle funzioni psichiche. Difficile sapere a priori quale possa essere l’effetto scaturito dalla loro combinazione. Di certo, il risultato è esplosivo.

La musica, nelle sue varie forme e accezioni, ha conosciuto da sempre un forte legame con il vino. Tra brani e album sono tanti i cantautori che hanno deciso di dedicare o inserire versi riguardanti il frutto di Bacco per dare un senso alle loro strofe. Questo forse non solo per una questione di rime ma anche perché i due elementi spesso si richiamano a vicenda.

Musica e Vini, percezioni del gusto

Vino e musica, due mondi che parlano una lingua senza geografie

Durante una degustazione di vino i sensi coinvolti sono: vista, olfatto e gusto. E se provassimo ad aggiungerci anche l’udito?. Secondo una ricerca condotta dal professor Adrian North del Dipartimento di Psicologia della Heriot-Watt University di Edimburgo viene sottolineato come nella correlazione tra degustazione e ascolto, il susseguirsi delle note diventa a ogni sorso musica e suscita emozioni, ricordi, atmosfere tramite gli odori e le armonie del brano. Il vino che stiamo bevendo e il brano selezionato scandiscono questo intimo momento diventano un tutt’uno.

Durante la sua analisi A.North ha sottoposto 250 uomini e donne, a votare il gusto di un vino rosso e di un vino bianco. Alcuni bevevano il vino in silenzio, mentre altri ascoltavano separatamente 4 tipi di musica. Nonostante lo stesso vino, rosso o bianco, rimanesse uguale per tutti, la descrizione del gusto variava con il tipo di musica diffuso, tanto che, alla fine dell’esperimento, il professor North ha dichiarato:

“E’ ampiamente riconosciuto all’interno della comunità scientifica che la musica influenza il comportamento. Tuttavia, questa è la prima volta che è stato scientificamente provato che la musica riesce ad influenzare la percezione e cambiare il modo di degustare il vino”.

Vino rosso e pianoforte

Note di gola: sinfonie di gusto

E se a questo connubio tra musica e vino, aggiungessimo anche il cibo?

Charles Spence, docente di Psicologia sperimentale a Oxford, ha dimostrato che la musica influenza il sapore di ciò che mangiamo. Le nostre papille sono influenzate negativamente dal rumore di sottofondo. In realtà, la musica non crea nuovi sapori all’interno del cibo che stiamo assaggiando ma è in grado di spostare l’attenzione e la concentrazione dell’assaggiatore su determinate caratteristiche.

Secondo Spence, l’udito e il gusto comunicano: l’uomo tende ad associare gli stessi suoni agli stessi gusti, creando così una relazione che può influenzare il sapore. Generalmente, tendiamo ad associare i suoni acuti con l’acidità del cibo, i suoni più delicati con la dolcezza e i suoni profondi con l’amaro.

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