Una denominazione in crescita, come dimostra l’interesse degli operatori stranieri.
“La corretta piovosità primaverile e il clima caldo e asciutto – spiega ancora Pambuffetti – con temperature sopra la media dall’estate fino alla metà di ottobre, hanno contribuito a una maturazione molto buona delle uve, leggermente anticipata, con un corretto equilibrio nella carica dei polifenoli. Quella del 2011 è un’annata complessivamente ottima ed equilibrata, caratterizzata da vini strutturati con un elevato potenziale di longevità”. Sono queste le parole di Pambuffetti per descrivere l’Anteprima 2011.
L’evento ha visto coinvolte 20 aziende produttrici, 200 etichette in degustazione, 200 fra giornalisti e operatori del settore, sia italiani che esteri provenienti da quindici Paesi: Germania, Austria, Francia, Grecia, Svizzera, Danimarca, Croazia, Spagna, Regno Unito, Finlandia, Svezia, Polonia, Giappone, Cina e Stati Uniti.
Durante l’Anteprima è stata anche presentata da Cotarella l’annata 2014, che nonostante il meteo sfavorevole aveva visto un incremento – fra le poche eccezioni in Italia – di venti punti percentuali rispetto al 2013. I grappoli di Sagrantino avevano beneficiato nello specifico, grazie alla maturazione tardiva, della ripresa meteorologica di fine autunno, consentendo di raccogliere uve sane, di buona acidità e concentrazioni zuccherine non elevate. Si è inoltre avuto modo di approfondire con Fulvio Mattivi, Daniele Perenzoni, Panagiotis Arapitsas della Fondazione Edmun Mach il tema della tracciabilità e riconoscibilità che il tannino garantisce al Sagrantino e la sua longevità.