Raggiunta la soglia dei 2,5 milioni di ettolitri, per un valore di 1,3 miliardi di dollari ed una quota di mercato totale che supera il 30%.
Nel mercato a stelle e strisce l’Italia detiene più del 30% delle importazioni, sia in quantità che in valore, mentre il prezzo medio ottenuto dai vini italiani imbottigliati nel 2015 è stato pari a 5,2 dollari contro i 10 dollari dei vini francesi, che mantengo una posizione di premium price, ed i 3,3 dollari dei vini australiani, posizionati come entry level. Uno scenario che aumenta la sua significatività e positività se all’analisi si aggiungono i vini spumanti, i liquorosi ed i vermut, con l’abbondante superamento dei 3 milioni di ettolitri per 1,5 miliardi di dollari. Dunque, un contributo fondamentale quello del settore vitivinicolo in riferimento alla bilancia commerciale italiana, non solo valore aggiunto come le generiche esportazioni del Made In Italy ma valore sul totale. Un grande successo firmato Italia, reso più virtuoso dalle contrazioni subite sul mercato dai maggiori Paesi concorrenti: Australia, Argentina, Cile, Spagna, Germania e Sudafrica; oltre a quelle osservate dalle importazioni di vino complessive statunitensi.