Champagne all’insegna di una vendemmia “o la va o la spacca”

… tutto a favore del Prosecco.

Dopo la presunta scarsezza di Prosecco che aveva preoccupato non poco i mercati anglofoni, ora è la volta dello Champagne.

Per la bollicina francese si preannuncia infatti una magra annata, dove alla combinazione infelice di gelate e grandinate, muffe e marciumi vari.

La resa media attesa si aggira sui 70-75 quintali ad ettaro rispetto ai 100 ammessi dal Civic, il Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne, rileva Decanter.

Tuttavia, non si deve temere una netta contrazione della produzione viste le notevoli riserve né per quest’anno né nel giro di un lustro afferma Jean Marie Barillère, presidente dell’Union des Maisons de Champagne. Semmai, ci si dovrà preoccupare del prezzo, destinato ad aumentare – favorendo quindi probabilmente ulteriormente il Prosecco.

La regione dell’Aube, dove si trovano un quarto delle vigne, sta infatti fronteggiando una vendemmia da “o la va o la spacca”, con quantitativi di uva per ettaro che raggiungono a stento i 25 quintali.