Il Vermentino di Gallura Docg e tutto quello che non vi potete perdere.
Nell’estremo angolo nord orientale della Sardegna, regione che quanto a produzione vinicola non ha niente da invidiare a nessuno, con i suoi 28.000 ettari di vigneti, e i suoi vini come i Vermentino, il Monica, il Cannonau, i Moscati e le Malvasie, conosciuti e molto amati, oltre che sull’isola, anche in terra ferma, si trova la Gallura: zona dai paesaggi suggestivi, dove si respira aria di tradizione, storia, ospitalità e autenticità.
Un lembo di terra che affonda le sue radici e costruisce i suoi valori in un’identità territoriale forte e importante: un’identità rappresentata dal Vermentino di Gallura Docg. Di origine probabilmente spagnola, questo vitigno è coltivato in tutti i territori costieri bagnati dal Mediterraneo, dalla Spagna fino alla Liguria, e se anche il suo arrivo in Sardegna è abbastanza recente, è in questo territorio arido e difficile, continuamente battuto dai venti di Maestrale, che il Vermentino sembra aver trovato il suo habitat ideale per esprimersi al meglio. Prodotto tra le provincie di Olbia, Tempio e Sassari, il Vermentino, dal profumo intenso e delicato, è un vino indicato per l’aperitivo, se servito freddo, e ben si accompagna anche con i saporiti primi della cucina sarda: ottimo con il pesce arrosto, con i molluschi, i crostacei e frutti di mare, risotti e paste con sughi marinari, frittate e, curioso abbinamento, anche con il pecorino sardo dolce.
Se passate da quelle parti in primavera non potete certo perdervi la manifestazione “Primavera in Gallura”, uno tra i più importanti e famosi appuntamenti primaverili galluresi, giunto quest’anno alla sua quarta edizione. Un appuntamento che tocca diversi paesi di mare e montagna, dove si rivivono usanze e tradizioni, culturali ed enogastronomiche, tipiche della cultura contadina del luogo. Una manifestazione che è un vero e proprio viaggio nella memoria, dove le antiche tradizioni riprendono vita e che apre le porte di questo incantevole angolo di Sardegna per far conoscere a tutti il ricco patrimonio culturale della regione.
