Il milanese Vito Intini è il nuovo Presidente dell’Onav

Eletto da più di 6000 degli aventi diritto, ecco alcuni dei progetti del suo mandato.


Dopo le dimissioni tutt’altro che pacifiche di Giorgio Calabrese dalla presidenza dell’Onav un paio di mesi fa, l’Organizzazione ha oggi un nuovo Presidente.
Si tratta del milanese Vito Intini, che all’assemblea di sabato scorso ad Asti (qui tutti i candidati e le liste che hanno concorso al titolo) ha raccolto 6.050 voti. Dopo l’attribuzione formale dell’incarico, Intini ha detto: “Per il futuro abbiamo un impegno importante e il mio programma prevede l’attuazione di ben 60 progetti. Dalla realizzazione dei corsi all’estero ai wine tour con visitatori stranieri, dalla valorizzazione dei vitigni storici al rilancio del premio Douja D’Or”.

Con queste parole Intini, fresco di titolo, sembra voler rispondere almeno in parte alle accuse del dimissionario Calabrese, che aveva lasciato la presidenza come “atto di protesta nei confronti di un gruppo di persone della sede milanese, responsabili di voler snaturare l’Organizzazione”.
Secondo Calabrese c’era il rischio che la sede centrale Onav fosse trasferita da Asti a Milano, e soprattutto che si puntasse molto di più sull’aspetto di marketing e commerciale rispetto ad altri ambiti più strettamente culturali e non speculativi. “Io e i miei colleghi abbiamo lavorato e realizzato corsi senza intascare 1 euro. Dubito che in futuro qualcuno lavorerà ancora gratis”. Calabrese si era detto amareggiato e sfruttato semplicemente per la sua notorietà con l’obiettivo di fare cassa, mentre poi si era visto “accorciare” il mandato da 4 a 3 anni.
Per adesso la sede Onav è rimasta saldamente ad Asti e le parole di Intini confermano i fatti: “L’Associazione è parte del mio cuore – ha detto -. Non sono il nuovo che avanza rispetto al vecchio (Intini era già pro-presidente del precedente mandato, n.d.r.) ma prometto tanti cambiamenti; se non manterrò i programmi non sarò io a farmi mandare via. Sono il primo presidente non piemontese ma il Piemonte manterrà un ruolo importante e la sede rimarrà nella città di Asti”.
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L’Onav, lo ricordiamo, è nata nel 1951 con lo scopo di formare un corpo di assaggiatori del vino esperti ed affidabili; nel 1981 ha ottenuto il riconoscimento giuridico e attualmente ha all’attivo oltre 12.000 soci.

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