Viticoltura eroica fortemente colpita dalle chiusure: le richieste del Cervim

Nell’incontro con il ministro Centinaio il Cervim ha richiesto misure specifiche per la viticoltura eroica colpita dalle chiusure

Sostegni e misure specifiche per la viticoltura eroica colpita dalle chiusure, contestualmente all’attuazione del decreto della viticoltura eroica (già in Gazzetta Ufficiale da fine settembre): ecco cosa ha chiesto il Cervim durante l’incontro con il ministro alle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio.

All’incontro del Cervim hanno partecipato l’assessore all’Agricoltura e Risorse naturali della Regione autonoma Valle d’Aosta.

«Un confronto molto proficuo – ha commentato il presidente Cervim, Stefano Celi – sulle forme di sostegno che potranno essere messe in atto per consentire alla viticoltura eroica di sopravvivere e permettere ai viticoltori di mantenere il loro indispensabile presidio sul territorio».

«C’è la necessità – ha ribadito Centinaio – di aiutare economicamente gli agricoltori eroici in quanto necessitano di interventi mirati, dati alti costi di gestione, per evitare lo spopolamento delle aree rurali montane. Questa pandemia ha praticamente bloccato il turismo ed il canale Horeca, che sono i maggiori mercati di riferimento di questa filiera”.

Il Cervim è da sempre impegnato nella valorizzazione della viticoltura eroica; già nel mese di ottobre aveva richiesto una maggiore promozione dei vini eroici e nuove possibilità di etichettatura come il marchio “eroico” in etichetta.

“Il decreto – spiega Roberto Gaudio, del Cda Cervim, che ha partecipato all’incontro – rappresenta un punto di partenza, un riconoscimento che deve tradursi in un’azione concreta di rilancio. I viticoltori eroici svolgono un ruolo insostituibile per la sorveglianza e il mantenimento del territorio, con la manutenzione di tutte le infrastrutture di sostegno dei terreni, a partire dai muretti a secco (patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’Unesco) e dalla regimazione delle acque, contribuendo alla prevenzione di fenomeni di dissesto idrogeologico e di degrado dei territori, a vantaggio dell’intera comunità nazionale”.

sopravvivere e permettere ai viticoltori di mantenere il loro indispensabile presidio sul territorio»

«C’è la necessità – sottolinea il sottosegretario Centinaio – di aiutare economicamente gli agricoltori eroici in quanto necessitano di interventi mirati, dati alti costi di gestione, per evitare lo spopolamento delle aree rurali montane. Questa pandemia ha praticamente bloccato il turismo ed il canale Horeca, che sono i maggiori mercati di riferimento di questa filiera”.

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