Lo sapevi che vino ed enogastronomia sono entrati a far parte dei beni di lusso ricercati dagli italiani?

Ce lo dice una ricerca del Censis commissionata da Ornellaia.

rolexIllustrata appena due giorni fa a Milano la ricerca del Censis, commissionata da Ornellaia, sui nuovi “beni di lusso” italiani.
Quello che ne emerge è molto interessante e documenta un cambiamento di mentalità nell’intendere il concetto stesso di benessere. Perché le esigenze e i gusti più ambiziosi sembrano aver decisamente spostato lo sguardo: non più, dice la ricerca, auto fuoriserie o abito griffato in cima alla lista.
Quello che è successo è semplice: dal puro possesso si è passati alla fruizione. Il settore luxury non si ferma più all’acquisto fine a se stesso, e considera invece molto più importante vivere il momento, esperienza dopo esperienza. Traslando, emozione dopo emozione.
Così il settore hospitality e quello enogastronomico sono diventati i capofila del nostro lusso tricolore, in Italia e nel mondo (insomma ovunque ce lo si possa permettere).
asta
Il trend lo avevamo intuito già semplicemente, nella fascia low cost, dal proliferare ormai da almeno 5 anni a questa parte dei vari pacchetti “smart box” che regalano un’esperienza: il soggiorno alle terme sensoriali, la guida nel circuito di formula uno, la cena nel tipico agriturismo.
E tra i beni di lusso, sempre secondo il Censis, il vino dice la sua. Nel 2014 sono aumentati del 13% i vini pregiati battuti nelle aste internazionali. Con una notizia che farà felici i campanilisti: nel 2014, i grandi vini italiani sono stati battuti a prezzi più alti rispetto a quelli francesi.
Dall’enogastronomia al vino, dunque, che sia una cena in un ristorante stellato oppure una pregiata bottiglia di Ornellaia, sembra che la nuova frontiera del lusso abbia abbandonato il classico bene fatto di oro e carati per inforcare forchetta e… calice.
A noi la notizia non può fare che piacere.
ornellaia

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