Vinitaly 2021 rimandato al prossimo anno: le voci di Consorzi e produttori

Che Vinitaly 2021 sarebbe stato rimandato se lo aspettavano un pò tutti, Consorzi, produttori e addetti ai lavori. La voce girava da qualche giorno e mercoledì 17 è arrivata la conferma con una nota di Veronafiere.

C’è voglia di ricominciare tra Consorzi e produttori, che attendevano la notizia da tempo.

A seguito dell’ufficilità dello slittamento di quasi un anno delle date di Vinitaly 2021 sono stati molti i caldo, tutti solidali con la fiera.

I commenti di Consorzi e aziende dopo la conferma che Vinitaly è stato rimandato al 2022

“Apprendiamo della decisione di posticipare l’edizione di Vinitaly al 2022. Una scelta certamente forzata – commenta Christian Marchesini, presidente del Consorzio Vini Valpolicella – vista la situazione di costante incertezza dettata dalla pandemia ancora in corso. Condividiamo la decisione e al contempo guardiamo con molto interesse ai progetti annunciati ieri da Vinitaly finalizzati al  riavvio della promozione e al rilancio del vino italiano. Sia in Italia che sui mercati internazionali”.

“Accogliamo questa decisione, che riteniamo un po’ tardiva – sottolinea Rodolfo Maralli, marketing director di Castello Banfi – oggettivamente avremmo avuto difficoltà a partecipare perchè non c’erano le condizioni di sicurezza e di scenario economico per fare un Vinitaly appieno. Una scelta saggia, perchè senza presenza dall’estero sarebbe stata una fiera nazionale, se non regionale viste le limitazioni agli spostamenti”.

Voci dalla Istituzioni. Il parere di Federvini, Assoenologi e UIV

Il presidente di AssoenologiRiccardo Cotarella, condivide la decisione di Veronafiere, come riportato da Federvini. “La decisione di posticipare al 2022 la 54ª edizione di Vinitaly va nella direzione suggerita dalla filiera del vino. […] È necessario da parte del mondo del vino farsi trovare pronto al giorno della ripartenza dei mercati. E quindi è molto importante tenere alta l’attenzione anche con manifestazioni capaci di creare relazioni nazionali e internazionali e interesse verso il nostro settore. Ma ancora più importante sarà il sostegno che il governo italiano e l’Europa sapranno mettere in campo a favore dell’intero agroalimentare. Settore che, dopo oltre un anno di pandemia, sta accusando il peso della crisi al pari degli altri settori dell’economia nazionale”.

“È un grande dispiacere l’annuncio del rinvio – aggiunge Sandro Boscaini, presidente di Federvini. “La realtà della pandemia, però, non lascia spazio ad ipotesi alternative. Abbiamo difficoltà a programmare viaggi e contatti, avremmo difficoltà nell’accogliere gli ospiti negli stand”.

“Ma il secondo rinvio amplia il vuoto che Vinitaly lascia – continua Boscaini -. Abbiamo necessità di contatti internazionali, di presentare i nostri prodotti e restare in contatto con il grandissimo numero di operatori nazionali ed internazionali che affluivano a Verona. Siamo certi che l’esperienza e la professionalità di Vinitaly, con l’aiuto di ICE Agenzia, possano essere di grandissimo aiuto per le nostre Imprese. Con formule e proposte da studiare rapidamente insieme”.

D’accordo sul rinvio anche il presidente di Unione Italiana Vini (Uiv), Ernesto Abbona. “Riteniamo però – aggiunge – che sia fondamentale in questo difficile momento tenere acceso il motore della promozione del vino italiano. Perciò appoggiamo l’intenzione di Vinitaly di sostenere il settore anche nel corso di quest’anno attraverso l’organizzazione di eventi mirati. Che andranno in favore del business e dell’immagine internazionale del vino tricolore“.

Vinitaly 2021, confermato Opera Wine

Contestualmente ad aver rimandato Vinitaly 2021, Veronafiere ha però confermate le date in presenza di Opera Wine.

La grande degustazione che viene organizzata in collaborazione con “Wine Spectator” si terrà come già annunciato il 19-20 giugno.

Il ridotto pubblico e la diversa organizzazione dell’evento permetteranno uno svolgimento in conformità con le principali norme di sicurezza.

Veronafiere ha inoltre accennato ad una serie di eventi promozionali che si dipaneranno nel corso del 2021 e che permetteranno un rilancio del vino italiano nel mondo. Un esempio è Vinitaly Chengdu 2021, che si terrà in Cina dal 3 al 6 aprile presso l’InterContinental Century City. Tra i presenti, anche il Consorzio Vino Chianti.

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