VINI DI LUSSO, NUOVO RECORD DEL LIVE-EX

L’Italia, con il trend del Sassicaia, raddoppia la sua quota mercato in valore.


In due anni parabola più che ascendente per il mercato dei vini di lusso e da investimento come testimonia il periodico benchmark Live – Ex (indicante il valore complessivo delle offerte e delle proposte di vendita) che supera i 50,7 milioni di euro (+1000% in 10 anni). Andamento che si è accentuato a partire da metà 2014: da un lato è aumentato il “giro d’affari”, per così dire, del mercato dei fine wine, e dall’altro le offerte di acquisto hanno superato quelle di vendita dal gennaio 2016.

Per i dati più recenti relativi alle quote di mercato in valore detenute dalle regioni vitivinicole più prestigiose del mondo, la prima settimana di ottobre ha portato ottime notizie per l’Italia: la percentuale è più che raddoppiata, passando dal 4,9% di settembre all’11,2%, grazie all’interesse di investitori e collezionisti per le annate più vecchie del Sassicaia di Tenuta San Guido.


Tutto questo in un contesto nel quale l’Italy 100, il sotto-indice del Liv-Ex 1000, che monitora l’andamento sul mercato delle ultime dieci annate fisiche di etichette come Masseto, Ornellaia, Sassicaia, Solaia, Tignanello, il Barbaresco ed il Sorì Tildin di Gaja, il Barolo Vigne di Luciano Sandrone, il Guado al Tasso di Antinori ed il Redigaffi di Tua Rita, ha chiuso il mese di settembre con un nuovo record storico, a 270,57 punti; il Liv-Ex 100, invece, l’indice più importante a livello globale per quanto riguarda il mercato dei fine wine, che monitora per l’Italia le annate 2013 di Masseto e Tignanello, la 2010 di Ornellaia, la 2009 e la 2013 del Sassicaia e la 2010 del Solaia, ha chiuso il mese a 308,3 punti, con una flessione dello 0,64%.

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