Un atteso incontro: la filiera vinicola e il ministro Martina al confronto

Al centro della discussione tre questioni cruciali per il mondo del vino: Testo Unico, i fondi Ocm per la campagna 2017-2018, e l’operatività del registro telematico

Si è svolto ieri l’incontro tra i rappresentati della filiera vinicola e il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina. Ben tre le questioni presenti sul tavolo di lavoro: attuazione del Testo Unico del Vino, di cui si attendono i primi 15 decreti attuativi annunciati durante il Vinitaly, il nuovo decreto Ocm promozione per la campagna 2017/2018, cercando di fare chiarezza sui fondi della misura Promozione 2016-2017, e operatività del registro telematico del vino.

In merito all’incontro, il Ministero delle Politiche Agricole ha diffuso un comunicato nel quale vengono riportati i passaggi salienti su i tre punti, prima detti, affrontati durante la giornata. “Sul primo punto – spiega il comunicato del Ministero – si è stabilito un metodo di lavoro per la partecipazione di tutti i soggetti della filiera nella fase di adozione dei decreti attuativi, che prevede un confronto stringente da svolgersi già nelle prossime settimane sul pacchetto di provvedimenti pronti. C’è stata una prima analisi delle esigenze di miglioramento del decreto relativo alla promozione, che sarà condiviso anch’esso con le rappresentanze del settore. Sul fronte del registro telematico è stata confermata la proroga dello stop alle sanzioni fino al 30 giugno, che verrà adottata con decreto del Ministro già nelle prossime ore”.

Nel dettaglio, per quanto riguarda il Testo Unico del Vino, il Ministro Martina ha annunciato l’istituzione di un coordinamento con il Capo di Gabinetto del Ministero delle Politiche Agricole, Ferdinando Ferrara, e con il capo della Segreteria del Ministro, Angelo Zucchi: l’impressione è che l’iter sia già ben istradato, e che la questione non abbia bisogno di ulteriori chiarimenti o approfondimenti, ma solo dei normali tempi tecnici.

Tuttavia la questione più urgente e delicata riguarda i 30 milioni dei fondi promozione Ocm della campagna 2016-2017, che sono ancora in sospeso e sui quali il Tar si pronuncerà il prossimo 5 maggio. La linea annunciata dal Ministero sarà quella di rispettare il verdetto, qualunque esso sia. A meno di clamorose sorprese questi 30 milioni non saranno assegnati, e verranno dirottati sulla prossima campagna, che dovrà assegnare più di 100 milioni di euro, per la quale è stata annunciata la novità più importante.

Proprio per evitare la confusione della scorso campagna, l’obiettivo è quello di dar vita ad un decreto solido, che possa restare in vigore anche per i prossimi anni, e che non abbia le falle di quello del 2015. Altra novità saranno i criteri di assegnazione dei fondi. L’idea infatti è quella di premiare tutti qui progetti che rispetteranno le indicazioni dettate dal Ministero delle Politiche Agricole, in accordo con le associazioni di rappresentanza. Naturalmente un progetto riceverà i denari in base al punteggio ricevuto. Riguardo questo tempo, non c’è stata una reazione positiva da parte della filiera, a parte Coldiretti. I produttori puntano infatti sul fatto che vengono premiati i progetti più importanti e solidi, senza seguire la filosofia del dare un po’ a tutti, che il rischio che si possano disperdere le risorse.

Infine, per quanto riguarda lo stato dell’arte del registro telematico, è stata confermata la proroga dello stop alle sanzioni fino al 30 giugno, proprio per venire incontro a quelle realtà che non hanno ancora compiuto la dematerializzazione dei registri cartacei.

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