Il turismo enogastronomico cresce tra gli italiani

Il vino e cibo locale condizionano le mete degli italiani in viaggio che scelgono principalmente percorsi in Toscana, Sicilia e Puglia

L’enogastronomia non è più un fattore da sottovalutare per gli italiani che scelgono le mete delle vacanze. Questo si evince dal Rapporto sul turismo enogastronomico italiano, condotto dall’Università degli Studi di Bergamo assieme alla World Food Travel Association presentato martedì scorso a Milano nella sede del Touring Club Italiano.
Gli italiani hanno imparato dagli stranieri a cercare sempre più esperienze legate al buon cibo e al vino Made in Italy, con un occhio di riguardo alla qualità e alla sostenibilità sia dei prodotti agroalimentari, sia delle strutture e degli eventi.
Si riscopre così il Belpaese attraverso la scelta di ristoranti locali e piatti tipici, visita a mercati con i prodotti del territorio e l’acquisto di cibo dai food truck, che si stanno diffondendo anche in Italia.
Il Rapporto sul turismo enogastronomico ha messo in luce un altro dato importante: tra gli italiani non ci sono solo amanti del vino ma anche tanti appassionati di birra artigianale.
L’enoturista non improvvisa il suo viaggio ma valuta, sceglie con cura e prenota visite in cantina o birrifici e percorsi enogastronomici ad hoc, per poter cogliere al massimo l’opportunità di conoscenza e di contatto con la cultura e le tradizioni del territorio. La Regione più gettonata dai turisti italiani è la Toscana ma c’è un forte interesse per il Sud, in primis Sicilia e Puglia.
Comunque, il turismo enogastronomico in Italia deve ancora crescere molto perché la tendenza a scegliere mete all’insegna del gusto è in aumento e chi le sceglie (ormai un italiano su tre) spesso non trova soddisfazione nell’offerta.

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