Il Testo Unico sul Vino è legge, finalmente

Una grande soddisfazione frutto di 3 anni di lavoro.

Il Testo Unico sul Vino è finalmente legge. Ne avevamo parlato anche nei giorni scorsi (vai all’articolo): il 28 novembre è arrivata l’approvazione definitiva da parte della Camera dei Deputati, dopo l’ok unanime raccolto in Senato lo scorso 17 novembre.

Antonio Rallo
Antonio Rallo

“Il Testo Unico per il Vino è legge. La Camera ha approvato, a soli due mesi dal passaggio iniziale e dopo l’ultima votazione al Senato, la prima regolamentazione certa e completa a livello europeo del nostro comparto. Un testo organico di 90 articoli che fanno del vino l’unico prodotto dell’agroalimentare ad avere una disciplina di questo tipo, che chiude un iter di tre anni di lavoro nel corso dei quali la filiera si è presentata unita in ogni confronto. Le istituzioni e le forze politiche hanno dimostrato una nuova attenzione e disponibilità al dialogo che ha dato vita ad un documento di cui siamo certamente soddisfatti”. Così commenta Antonio Rallo, presidente di Unione Italiana Vini.

Ora il testo è legge e contiene numerose delle istanze che UIV, insieme alla filiera, aveva proposto, sulla scorta delle esigenze espresse dalle imprese, come: lo snellimento burocratico, la semplificazione ed il miglioramento dell’efficienza del sistema dei controlli, la rivisitazione del sistema sanzionatorio (con l’introduzione della diffida e del ravvedimento operoso che per la prima volta vengono applicati in agricoltura). Sono molte altre le novità introdotte da questa legge: l’istituzione di un registro unico dei controlli; l’introduzione di ulteriori strumenti di tracciabilità del vino (con sistemi telematici di controllo); alcune semplificazioni per la tenuta dei registri dematerializzati; il riconoscimento del vino e dei territori viticoli come patrimonio culturale nazionale da tutelare e valorizzare (vigneto sentinella del territorio); la salvaguardia da parte dello Stato dei i vigneti in territori soggetti a rischio idrogeologico e di pregio paesaggistico, storico, ambientale; la definizione più rigorosa di vitigno autoctono italiano.

Fissati i criteri generali, ora si apre il lavoro sui regolamenti attuativi. Riguarderanno tematiche urgenti e importanti come i piani di controllo dei vini a Do e Ig, l’eticchettatura, i Consorzi di Tutela. Si tratterà di una fase altrettanto importante alla precedente.

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