“A TAVOLA CON IL NOBILE”: STORIA, PAESAGGIO, TRADIZIONE E CULTURA ENOGASTRONOMICA A MONTEPULCIANO

Quando a una manifestazione storica prestigiosa come il Bravio delle Botti, si associa un concorso enogastronomico in cui si abbina il Nobile di Montepulciano alle ricette tradizionali locali, non può che nascerne un’esperienza unica, fatta di storia, paesaggio, tradizione e cultura enogastronomica.

Era questo ciò a cui pensavano quindici anni fa l’inviato del Tg2 Bruno Gambacorta e il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, quando idearono “A tavola con il Nobile“, un concorso in cui le cuoche delle otto contrade storiche, propongono, reinventano e abbinano al Nobile le ricette tradizionali locali di cui sono custodi.

Veicolo di promozione dunque per far conoscere il territorio ed esaltare la qualità dei prodotti locali sfruttando le caratteristiche del vino di Montepulciano nel recupero delle ricette della tradizione, un’esperienza di cui Piero Di Betto, presidente del Consorzio del Vino Nobile, si dichiara entusiasta, sia da un punto di vista di visibilità che di partecipazione della comunità poliziana.

Il tema dell’edizione 2017 è stato “Il Pecorino Toscano (primi piatti)” e secondo la giuria popolare e quella composta da 16 giornalisti enogastronomici, ha visto la sua realizzazione massima nel primo piatto “Il Cappello del Prete” abbinato al Nobile di Montepulciano Fanetti, Godiolo, Montemercurio e Redi, portando sul podio la Contrada di Voltaia.

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