Spumanti e Doc: Vino: aumentano le vendite nella GDO

Tutti i dati della ricerca Iri per Vinitaly sui primi 10 mesi del 2020 presentati al Wine2Wine Exibition

Dopo la fine del lockdown le vendite di vino nei supermercati hanno iniziato a stabilizzarsi e durante i mesi estivi i consumatori avevano ripreso le loro abitudini d’acquisto. Possiamo prevedere che nel 2021, quando la pandemia rallenterà anche l’andamento altalenante del mercato del vino nella grande distribuzione cesserà, ma qualcosa dei cambiamenti in atto rimarrà. Se ne è discusso ieri alla 16a edizione della tavola rotonda “Vino e Grande distribuzione di fronte al cambiamento”, organizzata da Veronafiere nell’ambito di Wine2Wine Exibition.

Durante la manifestazione è stata presentata la ricerca Iri per Vinitaly sui primi 10 mesi del 2020: le vendite di vino nella grande distribuzione aumentano nel 2020 del 6,9% a valore e del 5,3% a volume rispetto all’anno precedente (dati aggiornati all’8 novembre 2020). La crescita, sospinta dalle vendite eccezionali nel trimestre primaverile del lockdown e dalle chiusure di bar, ristoranti e affini, si è tradotta in una buona performance degli spumanti, dei vini doc e una discreta progressione dei vini da tavola. Vanno sottolineati gli aumenti dei vini di categoria medio/alta con la crescita del 13,6% nella fascia di prezzo tra 7 e 10 euro e dell’8,7% nella fascia di prezzo tra 5 e 7 euro. Gli spumanti aumentano del 10,4%, nonostante il crollo nel mese di aprile. Crescono il vino comune, del 4,2% a volume, e il vino a marchio delle insegne distributive che aumenta, a valore, dell’8,7% nel comparto vino e del 10,8% nel comparto spumante. I vini biologici, una categoria di nicchia nella Grande distribuzione, mantengono la stessa crescita del 2019: +12,5%, a volume.

L’analisi dell’Iri evidenzia come lo sviluppo del mercato del vino nella GDO si realizzi in un contesto di aumento dei prezzi (+1,4%) e di calo delle promozioni (-3%). L’elemento determinante è stato l’andamento della pandemia. Dopo la stabilizzazione del periodo estivo, le vendite di vino hanno ripreso a correre in coincidenza della seconda ondata: +2,8% in ottobre e +6,7% nelle prime due settimane di novembre. I numeri possono aiutare a interpretare le nuove abitudini di acquisto. Ad indirizzare i consumatori il salutismo, la qualità, la gratificazione e la sostenibilità, ma anche la convenienza. Aumentano i vini di qualità a denominazione d’origine, ma nel contempo anche il vino comune da tavola, dunque una forchetta che privilegia fasce alte e basse. Infine, nei primi 10 mesi del 2020 sono aumentate del 122% le vendite di vino on line e del 200% quelle dei grocery di piccole dimensioni.

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