Consumare local fa bene, non solo all’orgoglio. Ecco perché.
Orgoglio siciliano.
Questa potrebbe essere la sintesi della proposta lanciata dal Deputato Giovanni Ardizzone, Presidente dell’ARS (Assemblea Regionale Siciliana), nell’apertura del Convegno “Vini, produzioni di qualità e benessere alimentare” svoltosi la scorsa settimana a Messina.
L’invito rivolto ai corregionali è chiaro e giustamente campanilistico, ed è quello di orientare gli acquisti restando il più possibile nel territorio, “per due motivi, il primo: l’ottima qualità delle nostre produzioni che ci fanno primeggiare sui mercati internazionali e che saranno sicuramente protagonisti a Expo 2015, il secondo: se mangiamo siciliano una parte del reddito rimarrà in Sicilia”.
Ardizzone ha poi aggiunto, rivolgendosi direttamente ai produttori: “Credo che debbano tra di loro fare sistema, mentre le istituzioni hanno un ruolo importante. Una burocrazia efficace e una legislazione di qualità, infatti, possono venire incontro alle esigenze di tutti coloro che operano nella filiera”.
Tra i partner del Convegno, che si è concluso con una degustazione di tipicità dell’isola tra cui olio e vino, c’erano Fisar e Slow Food Sicilia, da anni impegnata nella valorizzazione del patrimonio gastronomico made in Italy e, in questo caso, made in Sicily.
