Il ragazzo con le cuffie grandi mi guarda con scetticismo e scuote la testa prima di allontanarsi aumentando i passi. Sto cercando il nuovissimo ristorante e bar a Rotterdam che si chiama The Suicide Club. Talmente nuovo che sembra impossibile da trovare
Il consiglio del Club Sui
cida mi è stato dato dallo chef Floris Versluijs dal ristorante En de Keuken Van Floris dove ho appena avuto una delle esperienze culinarie più interessanti degli ultimi tempi. Tramite le nove portate cucinate in diretta dalla cucina centrale del ristorante e uguali per tutti gli ospiti ho potuto capire “la ricerca dell’essenza di un gusto pulito” per usare le parole di Floris stesso.
I piatti di Floris sono elaborati, pensati e riprovati diverse volte prima di essere proposti ai clienti. Durante la cena i sensi si svegliano e se non hai la mente aperta è facile sentirsi sopraffatto
dai sapori che ti colpiscono contemporaneamente. Il primo piatto è composto da cavolfiore cucinato in sette modi diversi; succo di cavolfiore fermentato, in crema, croccante, in polvere, broccolo romanesco, le foglie e in forma di burro. Il tutto servito su un vetro da laboratorio. Mangi con le pinzette. “Voglio che si usino le pinzette perché cosi bisogna concentrarsi su cosa mangi”, racconta Floris.
Una delle otto portate a seguire (che vengono mangiate con la forchetta) è composta di lingua di vitello, lumache di mare e di terra, Kalamansi (limoni dalle Filippine), dragoncello e noci affumicate. Un altro piatto è composto di patate con alghe marine e alghe disidratate e zafferano. Sapori puliti in combinazioni sorprendenti impiattati in modo creativo e curioso. Da non perdere.
Rotterdam, anche se ha il porto più grande di Europa è sempre al secondo posto – dopo Amsterdam. Ma è una città che merita un visita. Dopo essere stata completamente distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale è stata ricostruita dai alcuni dei più importanti architetti del mondo. Oggi attira artisti e creativi per il basso costo di vita e la città vibra di energia e positività. Per esempio Mark ed Azis che hanno aperto the Ballroom, bar con 61 tipi di gin. Giustamente il password del wifi e gintonic. In città arrivano anche chef consolidati come Mario Ridder, chef pluristellato che ricomincia da capo con il ristorante Joelia accanto al hotel Hilton. Ci sono anche produttori di birra locale come De Kaapse che sperimenta senza esitazioni.
The Suicide Club? Si l’ho trovato. Un posto in stile gangster movie anni settanta con un menu ambizioso da godersi sulla terrazza con vista a 360 gradi sulla città. “Qui vogliamo divertirci con stile”, dice uno dei proprietari, Marnix Benschop. Esattamente come la città di Rotterdam, aggiungo io.
Åsa Johansson, svedese di nascita arriva in Toscana nel 2001. Scrive su viaggi, vino e gastronomia per diverse riviste svedesi. Inoltre organizza viaggi enogastronomici in Italia per il mercato scandinavo. Gran parte dell’anno è in giro per il Belpaese cercando storie nuove da raccontare.